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Bresimo

Luogo: Bresimo (Trento)
Bresimo (Brésem /'brezem/ in nones) è un comune di 264 abitanti della provincia di Trento. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Storia La valle di Bresimo era un antichissimo punto di passaggio, conosciuto e frequentato anche da Reti e Romani, come via di scambio dal Trentino verso l'area della Val Venosta e la Svizzera, attraverso la Val d'Ultimo. Fu dominio fin dall'alto Medioevo della famiglia Altaguarda (ramo dell'antichissima stirpe dei Da Livo), infeudati a metá del '200 circa dal Principe Vescovo di Trento del castello omonimo, di Altaguarda appunto, i cui ruderi dominano ancora sulla frazione di Baselga e sull'intera valle. Furono proprio questi primi Signori, in particolare Nicoló e Arnoldo, a fondare anche l'antichissima chiesa di Baselga e poi rinnovarla nel 1334 in forme gotiche, probabilmente utilizzata come cappella funeraria della famiglia e detennero anche il potere sull'antichissimo castello di Beliarde, posto nella parte alta della frazione di Fontana, il quale aveva possedimenti e domini sulla parte più interna della valle ed è citato per una spartizione proprio con i Livo nel Codice Wanghiano dell'anno 1212. Dopo l'estinzione della linea principale dei Signori di Altaguarda, il ramo della famiglia chiamatosi in seguito Dalla Torre de Arnoldis ottiene il castel Beliarde, mentre il dominio sulla Valle di Bresimo passa ai conti Thun nel 1407, per via dell'imparentamento con gli stessi signori locali, in quanto Lola Thun sorella di Simone (il primo infeudato nuovamente dal Vescovo nel 1407) aveva sposato Sanguerra D'Altaguarda nel 1373, il quale a sua volta era fratello dell'ultimo Signore del castello, Mandele. I Thun arricchirono e ingrandirono ulteriormente il castello, nonché la chiesa di Baselga, dotandola di preziose suppellettili e arredi, fra cui il prezioso "Altare dei Conti" in puro stile gotico/rinascimentale e commissionarono un ciclo di affreschi, eseguito attorno al 1539/40 ed ispirato alla 'Kleine Passion' di Albrecht Durer, che va ad adornare le pareti interne della navata unica della chiesa e ricopre degli affreschi di epoca precedente. Ai primi del '700 il castello, in parte in rovina, fu abbandonato, quindi abitato e governato da dei capitani fino ai primi dell' '800, momento in cui subí l'abbandono definitivo e poi la vendita al Comune di Bresimo a metá del secolo e quindi il recente restauro, che ne ha restituito i resti e il sito privilegiato per la vista e il paesaggio alla comunitá Note ^ bresimi ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Quaresima, Enrico (1964; rist. 1991). Vocabolario anaunico e solandro. Firenze: Leo S. Olschki. ISBN 8822207548 ^ Carla Marcato, Brèsimo in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 99. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
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