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Borgo a Mozzano

Luogo: Borgo a Mozzano (Lucca)
Borgo a Mozzano è un comune italiano di 7.396 abitanti della Media Valle del Serchio, in provincia di Lucca ad un'altitudine di 97 metri sul livello del mare, attraversato dal fiume Serchio e posto poco dopo la confluenza con il torrente Lima. Geografia fisica Territorio Il comune di Borgo a Mozzano situato nella Valle del Serchio è un territorio che si estende per 72 km² a circa venti Km dalla città di Lucca e circa trenta da Castelnuovo di Garfagnana. Il suo territorio interessa sia le propaggini finali delle Alpi Apuane sia il massiccio delle Pizzorne un altopiano di 1000 metri di altitudine che divide il comune dalla pianura lucchese. L'altitudine sul livello del mare va dai 65 metri della frazione di Valle di Ottavo sino ai 961 metri di Cima Carici Monte Bargiglio Il monte Bargiglio è situato nel comune di Borgo a Mozzano nella frazione di Cune. Con i suoi 874 metri non è la vetta più alta ma sicuramente la più importante. Posto in posizione panoramica a cavallo della Valle del Serchio è una delle vette secondarie della catena delle Alpi Apuane. Sulla cima del monte si trovano i resti di un'antica torre di segnalazione che veniva chiamata "L'Occhio di Lucca" poiché la sua posizione geografica consentiva di controllare Castiglione Garfagnana, Bagni di Lucca, Brancoli e Lucca. La cima è raggiungibile da un comodo sentiero in circa 10 minuti. Il Paese Il paese di Borgo a Mozzano si estende per circa un chilometro, dalla Madonna dei Ferri al Ponte della Maddalena su tre vie principali, via Roma, via umberto primo e via della repubblica, coronato da case, orti e giardini. Il territorio è costituito da una pianura, da piccole colline e da monti che lo circondano e lo difendono dai venti. Ci sono numerosi torrenti che sfociano nel fiume Serchio. Sono presenti poi numerose strade, mulattiere e sentieri che collegano il paese alle piccole frazioni vicine. Clima Il clima è temperato per la favorevole posizione del comune nella Valle del Serchio, parallela al mare e protetta ad ovest dalla catena delle Alpi Apuane ed a est dall'Appennino. La temperatura media annua è 14 °C. Il mese più freddo è gennaio (2 °C di media) ed i più caldi luglio e agosto (29 °C). Dal punto di vista legislativo il comune di Borgo a Mozzano ricade nella fascia climatica D in quanto i gradi giorno sono 2020, dunque il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 12 ore giornaliere dal 1º novembre al 15 aprile. Classificazione climatica: zona D, 2020 GG Storia Origine del nome L'appellativo Mozanus compare per la prima volta in un documento dell'879: «In loco Mozzano prope Decimo». L'appellativo faceva riferimento oltre al Borgo anche ai paesi vicini ma la determinazione Prope Decimo sembra far riferimento propriamente al Borgo (Diecimo è un paese distante da Borgo a Mozzano circa 2 chilometri). Medioevo Un antichissimo ricordo di Borgo a Mozzano è legato ai Soffredinghi, comparsi nel 925, che furono per molti anni signori di molte terre del comune. Nel 1272 la Repubblica di Lucca fece il Borgo sede di una potesteria. Legata a Borgo a Mozzano è anche la signoria dei Castracani cessata nel 1369. Cinquecento e Seicento Borgo a Mozzano, nei primi anni del sedicesimo secolo, stabilisce che si debbano conservare tutte le scritture relative ad esso; quindi abbiamo le prime deliberazioni, l'Estimo del 1531 e lo Statuto nel 1539. Nel 1562 il Borgo diventò capoluogo di Vicaria e in seguito, con l'incorporazione di Cerreto inferiore, iniziò il processo di formazione del comune e della parrocchia. Fra il 1615 e il 1616 avvenne la definitiva fondazione del comune. Nel giro di pochi anni venne eretto un ospedale, presente in tutti i comuni dell'epoca, venne formata definitivamente la Parrocchia con la relativa consacrazione della chiesa e formato un piccolo esercito a difesa del comune. I documenti locali dell'epoca registrano il passaggio di personaggi illustri quali la regina Cristina di Svezia, la Granduchessa Vittoria di Firenze e il cardinale Orazio Spada. Dalla fine della Repubblica di Lucca al Novecento Nel 1799 le truppe francesi occuparono Lucca sancendo la fine della Repubblica e Borgo a Mozzano ne seguì il destino. In seguito furono abolite le Vicarie e il territorio lucchese venne diviso in tre cantoni: quello del Serchio con capitale Lucca, quello del litorale con capitale Viareggio e quello degli Appennini con capitale Borgo a Mozzano. Nel 1808 furono però aboliti i cantoni per lasciare spazio alle prefetture e alle municipalità. Seguirono i Borboni nel 1817, il Granducato di Toscana nel 1847 ed infine nel 1860 ci fu l'annessione al Regno d'Italia. Il 13 luglio 1865 Borgo a Mozzano ebbe quindi il suo primo sindaco del Regno d'Italia. Alla fine del secolo furono costruiti il Ponte Umberto e la ferrovia, due eventi importanti per le comunicazioni dell'intera vallata. Il Novecento Nei territori del comune, durante la Seconda guerra mondiale, furono svolti imponenti lavori per la costruzione di uno sbarramento difensivo tedesco, la Linea Gotica. Dopo la Liberazione nel 1945 iniziò il periodo della ricostruzione dei ponti (tranne il Ponte della Maddalena che fu fortunatamente risparmiato), delle case e la costruzione dello sbarramento idroelettrico sul Serchio e della centrale idroelettrica in Vinchiana. Borgo a Mozzano è stata sede di importanti uffici amministrativi quali l'ufficio delle imposte, del registro, la pretura e le carceri fino agli anni settanta quando, per una nuova riforma amministrativa, sono stati soppressi. Viabilità antica L'antico sistema viario della valle del Serchio si basava sulla Via Clodia e costituì nel Medioevo un'importante variante al percorso della Via Francigena, nella parte settentrionale della Toscana. La via Clodia era una strada di origine romana potenziata poi nel periodo longobardo che risaliva il fiume Serchio, entrando nel territorio dell'attuale comune di Borgo a Mozzano, attraversava la Garfagnana e collegava Lucca a Luni. Il tracciato della Clodia, prima di Borgo a Mozzano, oltrepassato Valdottavo, toccava il paese di Diecimo che era un importante nodo viario in quanto si congiungeva alla Via Francigena nel tratto Camaiore-Lucca. Dopo aver toccato Borgo a Mozzano la Clodia saliva sino alla Pieve di Cerreto proseguendo, in alta quota, verso la Rocca. L'antica strada presentava poi delle varianti specialmente per i viandanti diretti dalla Garfagnana verso Lucca. Infatti, da Cerreto, una mulattiera scendeva al Ponte di Chifenti, oggi detto del Diavolo, e attraversandolo questa proseguiva sulla riva sinistra del Serchio per poi risalire a Corsagna. La Via Clodia doveva anche collegarsi con il ponte di Calavorno, importante punto di confluenza del sentiero che portava alla Foce a Giovo ed in Emilia. Simboli Lo stemma del comune di Borgo a Mozzano raffigura una torre merlata di color argento posta su una verde collina su uno sfondo azzurro. La torre ha due finestre ed una porta da cui fuoriesce un sinuoso fiume, probabilmente il Serchio. La torre richiama la rocca innalzata dai Soffredinghi, signori di Anchiano intorno al Mille. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa di San Rocco La chiesa di San Rocco a Borgo a Mozzano si trova nel luogo in cui sorgeva l'oratorio di San Sebastiano. Nel 1527 l'oratorio venne intitolato a San Rocco e San Sebastiano dagli abitanti di Cerreto che si erano trasferiti a fondo valle. Tra il 1606 e il 1627 furono fatti prima degli ampliamenti e poi una ricostruzione con l'arricchimento del Coro. Nel 1760 venne costruita la nuova chiesa insieme all'oratorio e nel 1791 fu ingrandito il Coro ed eseguita l'attuale facciata di stile classico, sobria ed elegante. Su di essa, posizionato sopra il portone di ingresso alla chiesa, c'è un bassorilievo circolare in marmo raffigurante San Rocco. La costruzione dell'attuale piazza, posta di fronte alla chiesa, comportò la demolizione di alcune case. La costruzione del campanile invece a causa della sua altezza elevata compromise la stabilità della chiesa, che fu rinforzata con catene. L'interno, di stile barocco e a croce latina, ospita sei altari di cui i primi quattro, che precedono la crociera, sono a stucco e furono eseguiti da Giovan Battista Lazzari, da Sebastiano Lippi e da Giovan Maria Michelacci. Entrando a destra si trova il primo altare dedicato a Sant'Anna, fondato da Ippolito Santini; segue l'altare del Crocifisso. Nella crociera di destra è posto l'altare della Madonna Addolorata e nel braccio di sinistra è situato l'altare con la statua della "Madonna di Lourdes". Gli ultimi due altari sono quello di San Gregorio, di fronte all'altare del Crocifisso, e quello del Santissimo Rosario. Inoltre in questa chiesa esistono diverse opere di Luigi Ademollo, artista che ha lavorato molto in lucchesia intorno alla prima metà del 1800. Di tale pittore possiamo ammirare tre grandi affreschi posti ai lati dell'altare maggiore: il "Centurione", il "Redentore e Battista" e la "Distribuzione dei Pani". Recentemente è stato fatto un lavoro di restauro sugli affreschi della chiesa. Chiesa di San Jacopo L'edificio sorse tra l'XI e il XII secolo. La chiesa è a tre navate e l'antica facciata, attualmente ricoperta dall'intonaco, è di pietra. L'angolo Nord-Ovest della chiesa è occupato dall'antica torre del campanile. Esso è di mole sproporzionata rispetto alla piccola antica chiesa e si pensa che sia stato fatto costruire dalla Contessa Matilde di Canossa. Oggi, delle due campane antiche originarie, risalenti al 1429, non se ne conserva alcuna. Entrando dalla porta principale si trova alla nostra destra il Fonte Battesimale e sopra in un palchetto l'organo. Poco più avanti, in una nicchia incavata nel muro, si trova la statua in legno di San Bernardino da Siena considerata un'opera di Matteo Civitali. L'antica chiesa ebbe non meno di dieci altari di cui oggi si conservano quello dei Santi Rocco e Sebastiano, San Guglielmo e del Sacramento. L'altare maggiore è di marmi bianchi e colorati ed i candelabri laterali ad esso sono in legno dorato. Dietro questo altare nella tribuna possiamo ammirare un quadro grande in tela raffigurante San Iacopo, opera di Sigismondo Rosa del 1708. Tale tribuna poi fu ingrandita nel 1835 dall'ingegnere Michele Cervelli e dipinta da Antonio Marsili. Procedendo nella navata di levante troviamo l'altare della Vergine addolorata e dopo di esso, nel muro, sono collocate le statue in tutto rilievo dell'Angelo Annunziante e della Vergine Annunziata. Continuando troviamo l'altare della Madonna del Rosario, l'ultimo della chiesa, tutto in oro zecchino e intagliato, situato verso l'angolo del campanile. Nella chiesa è presente anche il simulacro della Maddalena in terra dei Della Robbia che precedentemente si trovava in un piccolo tempio al Ponte della Maddalena detto del Diavolo. Il nome del ponte deriva dal culto del simulacro di detta santa. Essa è unicamente ricoperta dai suoi capelli che fungono da vestito e invetriata in bianco per sostituire il marmo. Il simulacro della santa ha una somiglianza sorprendente con quella in legno di Donatello conservata in San Giovanni a Firenze. Davanti alla chiesa, fondato probabilmente con essa, sorgeva un cimitero. Il 15 ottobre 1559 questo fu demolito poiché per i ripetuti interramenti si era considerevolmente alzato sul livello della strada. Chiesa del Santissimo Crocifisso Questo edificio religioso sorge nel centro del paese e vi è conservata una immagine di Gesù Crocifisso del XVI sec. che secondo la tradizione salvò la popolazione dalla peste del 1630. Convento di San Francesco Il convento di San Francesco venne costruito nel 1523 da alcuni Minori Osservanti di San Francesco su di un colle sovrastante il paese di Borgo a Mozzano. Gli Osservanti stessi, tra il 1596 e il 1597, lo cedettero ai Riformati dello stesso ordine. Il convento gode di una vista stupenda sul paese sottostante, di un orto ampio con un antico pergolato e con un bosco ombroso di lecci. Entrando ci troviamo all'interno di un antico chiostro, ampio cortile porticato con spaziose arcate, dipinto da Domenico Manfredi di Camaiore. Negli affreschi viene raffigurato San Francesco d'Assisi. Al centro del cortile è situata una cisterna d'acqua fatta costruire da Raffaello di Controni nel 1551. Nella chiesa del convento sono presenti due altari in legno di noce. Il primo, situato a destra dell'entrata principale, fu intagliato da Francesco Santini, mentre l'altro dai maestri Bartolomeo e Alessandro in sostituzione di quello precedente costruito in legno di pioppo. Abitato fino agli anni ottanta dai frati minori francescani, dal 1983 è passato in comodato alla Fraternita di Misericordia di Borgo a Mozzano che vi ha realizzato il centro accoglienza anziani. Madonna delle Grazie detta "Dei Ferri" Antonio Lunardi, durante il sedicesimo secolo, aveva costruito un piccolo tempio alla Madonna delle Grazie, dipinta sul muro del tempio stesso. L'immagine aveva riscosso un forte pellegrinaggio di tutta la popolazione di Borgo a Mozzano e dei paesi limitrofi. In seguito, quindi, per la stessa immagine fu costruito un Oratorio più decoroso e in un luogo più centrale, dove si trova attualmente oggi. I lavori, sotto la direzione di Pellegrino Lunardi, figlio di Antonio, terminarono l'8 aprile del 1597. L'immagine della Madonna delle Grazie, secondo la tradizione, rappresenterebbe la Madonna nell'atto di spostare il Santo Bambino dalla mano destra a quella sinistra. Essa, mancante di prospettiva ed eseguita probabilmente da un pittore poco esperto, è rovinata dal tempo e dai restauri. L'oratorio, anticamente detto "del solco", prese il nome "dei ferri" da una ringhiera che vi fu posta davanti. La Madonna delle Grazie è la patrona del comune di Borgo a Mozzano e ogni tre anni in suo onore si tiene una solenne festa detta "triennale". Altre chiese Chiesa dei Santi Giusto e Clemente Chiesa di San Jacopo Chiesa di San Pietro Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Valdottavo Chiesa di San Pietro a Valdottavo Chiesa di San Frediano in località Chifenti Architetture storiche Linea Gotica La Linea Gotica era una linea difensiva tedesca nella Seconda guerra mondiale che si estendeva per oltre 320 chilometri tagliando la penisola italiana dalla valle del fiume Magra a Pesaro con l'obbiettivo di rallentare l'avanzata degli alleati. Nella Valle del Serchio la fortificazione interessava tutto il territorio che va dal morianese fino a Borgo a Mozzano. Quest'ultimo oggi è l'unico sito in grado di mostrare una visione completa di come era strutturata la Linea Gotica. Lo stato di conservazione infatti è eccellente e la Linea Gotica in questo punto è pressoché intatta. Furono inoltre numerose le fortificazioni, i bunker, le gallerie, valli anticarro e campi minati, tutte opere scavate nella roccia che mantengono ancora oggi il loro aspetto originario. L'intera opera fu portata a compimento dall'Organizzazione Todt che utilizzò circa 15.000 operai, alcuni reclutati sul posto come volontari ed altri coatti, catturati durante la guerra. Il piccolo paese di Anchiano, poco distante dal Borgo, fu utilizzato pure come campo di concentramento da cui transitavano i deportati per la Germania. Il comune organizza visite guidate presso le piazzole, i bunker e le gallerie. Presso la Biblioteca comunale “F.lli Pellegrini” sono a disposizione documenti originali che riproducono in maniera esatta le disposizioni delle opere fortificate disposte in questo tratto della valle e nelle alture circostanti. Ponte del Diavolo Il Ponte della Maddalena, comunemente detto "Ponte del Diavolo", è un'opera risalente al XIV secolo. Un'opera architettonica imponente, che attraversa il fiume Serchio con tre arcate asimmetriche. Il ponte fu fatto costruire dalla contessa Matilde di Canossa e fatto restaurare da Castruccio Castracani. Nei primi anni del Novecento, sulla parte destra del ponte, fu eretto un nuovo arco per consentire la costruzione della ferrovia. Il ponte è detto "del Diavolo" per un'antica leggenda popolare. Il costruttore, non riuscendo ad innalzare l'arco maggiore portando così a compimento l'opera, implorò l'aiuto del Diavolo. Questi, concesse la sua collaborazione, in cambio della prima anima che avesse attraversato il ponte. Grazie al Diavolo così il ponte fu costruito in una sola notte. Furbescamente il costruttore però mandò un cane a correre su per il ponte. Il diavolo ormai ingannato scomparve nelle acque del fiume Serchio accontentandosi dell'anima di una bestia. Cultura Biblioteca La Biblioteca Comunale di Borgo a Mozzano "F.lli Pellegrini" è un'istituzione importante per la vita culturale del comune. Essa ha un patrimonio di circa 13000 volumi, disponibili per il prestito e tutti catalogati. Offre la possibilità di lettura e consultazione in sede, un abbonamento a 25 riviste scientifiche e ai maggiori quotidiani nazionali ed una postazione internet per gli utenti. Attualmente la Biblioteca è costituita da due sale e da un ufficio. La prima sala è destinata alla sezione ragazzi, ai prestiti, alle riviste e alla postazione internet. La seconda sala è utilizzata come sala lettura e sala riunioni. In programma c'è la costruzione di una nuova sede che consentirà alla Biblioteca di ampliare lo spazio ed il patrimonio documentario. La Biblioteca di Borgo a Mozzano è la principale nel Sistema Bibliotecario intercomunale dei Comuni della Media Valle del Serchio. Musei Il museo civico di Borgo a Mozzano ha sede al piano terra del Palazzo Comunale di Borgo a Mozzano. Dopo la ristrutturazione di quest'ultimo nel 1988 si rese disponibile un locale appositamente per ospitare il museo. Tutto il territorio di Borgo a Mozzano è ricco di reperti archeologici. Sono emersi dal 1965 ad oggi molti oggetti antichi ornamentali, strumenti litici, monete e vasellame, manufatti di epoca preistorica, etrusca, romana e ligure. Il museo ha lo scopo di presentare ed ampliare la conoscenza del territorio a livello culturale e storico. Osservatorio astronomico L'osservatorio astronomico di Monte Agliale è una struttura pubblica che sorge presso il paese della Cune nel comune di Borgo a Mozzano. Più precisamente l'infrastruttura è stata realizzata su di una collina (Monte Agliale) a circa 750 metri di altezza nella frazione della Cune. L'edificio telescopico consiste in un tetto scorrevole con la relativa stanza alloggiata con la strumentazione. Accanto a questo sorge un secondo immobile destinato a sala conferenze e riunioni. Le attrezzature appartengono al GRA (Gruppo Ricerche Astronomiche) mentre la gestione della struttura è affidata ad un comitato costituito da rappresentanti del comune di Borgo a Mozzano. Dall'osservatorio sono state effettuate diverse scoperte di asteroidi e supernovae oltre che l'analisi e l'osservazione di comete. Scuola civica di musica Nei primi anni ottanta a Borgo a Mozzano esisteva un'Associazione Scuola di Musica che operò per 16 anni. Nel 1999, per iniziativa dell'amministrazione comunale e del presidente di quest'ultima Ivana Salotti, è stata costituita la Scuola Civica di Musica "Marco Salotti" di Borgo a Mozzano. Attualmente la Scuola offre 17 classi strumentali: 5 di pianoforte, 4 di teoria e solfeggio ed una di chitarra, saxofono, batteria, violino, flauto e canto moderno e lirico. Le lezioni si svolgono settimanalmente, collettivamente per teoria e solfeggio ed individualmente per lo strumento. A fine anno si svolgono le audizioni ed i saggi di classe. La Scuola Civica di Musica è una realtà fra le più significative della Valle del Serchio e vanta circa 140 allievi. Infrastrutture e trasporti Infrastrutture viarie Borgo a Mozzano è attraversato dalla provinciale Lodovica che congiunge la piana di Lucca con la Garfagnana e dalla Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero che congiunge la piana di Lucca con la provincia di Pistoia. Sulla stessa sono effettuate autocorse in servizio pubblico a cura di CTT Nord. Ferrovia La fermata ferroviaria di Borgo a Mozzano è situata a circa 200 metri da una delle entrate principali al paese ed è situata lungo la ferrovia Lucca-Aulla, che permette il collegamento tra la piana di Lucca e la Garfagnana. La stessa è servita dalle corse Trenitalia effettuate nell'ambito del contratto di servizio con la Regione Toscana. Mobilità urbana Oltre al trasporto ferroviario è garantito un trasporto autobus di linea che collega il paese di Borgo a Mozzano sia alla Garfagnana che alla piana di Lucca. Inoltre sono presenti piccoli autobus che permettono di collegare il Borgo a tutte le frazioni vicine. Eventi Festa di Halloween La festa di Halloween ha preso spazio ed importanza anche a Borgo a Mozzano. Ormai da 17 anni si celebra tale festa riscuotendo un notevole successo soprattutto grazie alla sua ambientazione paesana. L'evento si svolge all'interno del paese tra le vie del centro storico. Molteplici sono le leggende, le storie, le fantasticherie ed i misteri che costellano il territorio della Lucchesia e il successo della festa deriva anche da questo. Prima fra tutte la leggenda della nobildonna Lucida Mansi che in cambio di trent'anni di bellezza patteggiò la sua anima con il Diavolo. Ogni anno viene riproposta la leggenda con il passaggio di entrambi attraverso il centro storico in un corteo di demoni e sputafuoco. Alla fine del corteo, in una tetra rappresentazione, l'anima di Lucida viene fatta cadere dall'arcata maggiore del Ponte del Diavolo fino a sprofondare nel fiume sottostante rappresentante gli inferi. Attrazione della serata è anche il "Passaggio del Terrore", un percorso horror-thriller costituito da più di 10 scenografie dove attori di tutte le età interpretano strani personaggi. Oltre al "Passaggio del Terrore" si trovano in tutto il paese altri spettacoli di vario genere. La festa fa registrare circa 40.000 visitatori ogni anno. La Baldoria La Baldoria è una antica festa che si tiene nel piccolo paese di Cerreto sovrastante Borgo a Mozzano per festeggiare l'inizio della primavera e la fine dell'inverno con un grande falò costruito intorno alla torre campanaria. Come da tradizione, ogni anno gli abitanti del paese portano fascine di ulivo, rami di scopa ecc. nella piazza della chiesa, dove vengono ammassate e poi bruciate nella serata della Baldoria. Dopo l'accensione, si crea una suggestiva colonna di fuoco che circonda il campanile e lambisce le case. La tradizionale accensione della "Baldoria" avviene ogni anno 15 giorni dopo la domenica di Pasqua. Ogni due anni invece avviene la festa biennale con una bellissima illuminazione del paese attraverso lumini appesi lungo tutta la collina circostante. Festa dell'Azalea In aprile si svolge la Mostra Mercato Azalea comunemente detta "Festa dell'Azalea". La nascita di questo evento risale al 1970 quando fu organizzata la prima mostra dal Centro Studi Agricoli dell'allora Shell Italiana, in collaborazione con il comune di Borgo a Mozzano. Intorno agli anni sessanta il Centro Studi Agricoli aveva notato, dopo un'indagine fatta nel territorio di Borgo a Mozzano, che in ogni casa ed in ogni cortile vi erano numerose piante di Azalea che si sviluppava e si riproduceva spontaneamente e con grande facilità in tutto il territorio. La prima festa ebbe circa 282 piante di azalea in mostra con la collaborazione di 72 coltivatori amatoriali. Il Centro Studi Agricoli in seguito aiutò coloro che erano disponibili ad intraprendere l'attività di floricoltura di tale pianta, fornendo loro assistenza tecnica per avviarne la coltivazione e la relativa commercializzazione. Da allora ogni anno nel mese di maggio venne celebrata la festa fino al 1975 quando divenne una "biennale". Nel 2006 la manifestazione è tornata ad essere un appuntamento annuale. La "Festa dell'Azalea" è ormai diventata l'emblema di Borgo a Mozzano ed è conosciuta in tutto il territorio nazionale. Festival della Birra Il "Festival della Birra", ora divenuto "Festival" di Borgo a Mozzano, è una rassegna enogastronomica che si svolge ogni anno nel mese di luglio presso il Campo Sportivo di Borgo a Mozzano. Il festival offre oltre alla gastronomia italiana anche quella tedesca, pizzeria, ristorante e paninoteca. Tutti i giorni inoltre è garantita musica con un'area liscio e una dedicata all'intrattenimento rock e la birra con oltre trenta tipologie differenti sparse nei vari stand. Sport e Associazioni Dalla primavera all'autunno, ma anche in inverno, il territorio di Borgo a Mozzano offre una vasta scelta di attività all'aria aperta. Calcio Nel comune di Borgo a Mozzano sono presenti moltissime squadre professionistiche ed amatoriali. La società di calcio locale è il G.S. Borgo a Mozzano che milita nella Prima Categoria toscana, retrocessa nel 2010 dalla Promozione. Altra importante società è l'A.S.D. Valle di Ottavo che milita in terza categoria e che dispone di un rinomato settore giovanile. A livello amatoriale si distinguono tra tutti: il "Partizan", fondato nel 2006 e formato dai ragazzi del capoluogo, caratterizzato da un tifo e un entusiasmo mai visto nelle categorie amatoriali. Infine un appunto spetta alla DINAMO DEZZA 1981 che nel 2011 è stata premiata presso il Palazzo Ducale dalla Provincia di Lucca per la sua longeva storia calcistica con un OSCAR alla carriera. La Dinamo è l'unica squadra che dalla data della sua fondazione ha militato in tutti i campionati amatoriali dal 1981 ad oggi. Ha vinto numerosi campionati amatoriali e ad ha inoltre partecipato al campionato regionale del 1996 classificandosi al 4º posto. Pallavolo La squadra del comune di Borgo a Mozzano è la Pallavolo Val di Serchio che disputa il campionato serie D femminile ed i campionati provinciali under 13, under 16 e under 18. Trekking Nei dintorni di Borgo a Mozzano numerose aziende offrono la possibilità di fare passeggiate lungo il fiume, di fare escursioni a cavallo e di ammirare le numerose mulattiere. Gli stessi percorsi possono essere utilizzati anche dagli appassionati di mountain bike. Volo Per gli appassionati dell'aria e del volo, la scuola Fly-Ten di volo libero organizza corsi di parapendio tutto l'anno con brevetto finale riconosciuto all'Aeroclub italiano. Sport acquatici Gli appassionati della canoa e del rafting a Borgo a Mozzano possono scendere in acqua e passeggiare sotto lo scenario del Ponte del Diavolo, spesso sede di manifestazioni sportive competitive di canottaggio a livello anche nazionale. Per i più esperti e preparati il torrente La Lima, che scende dalla montagna pistoiese, offre la possibilità di una emozionante discesa in gommone. Impianti sportivi A Borgo a Mozzano sono presenti una palestra comunale dove si svolgono le competizioni di pallavolo, un campo sportivo comunale destinato alle competizioni calcistiche ed una piscina comunale. Gruppo Scout Nel comune di Borgo a Mozzano dal 2006 è presente il gruppo scout laico associato al CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori e Esploratrici Italiani) con sede a Chifenti in via delle Chiesa,8. Il gruppo è aperto a tutti i ragazzi e ragazze dagli 8 anni in su appartenenti a qualsiasi religione. Frazioni e località Valdottavo Valdottavo, fondato nel 752 d.C., è il paese più antico del comune di Borgo a Mozzano. Il suo nome ha origine in epoca romana e significa "distante otto miglia da Lucca." Il paese è caratterizzato da edifici "Liberty" come il Teatro Colombo, costruito intorno al 1920. La chiesa parrocchiale intitolata a San Pietro e Paolo mantiene integra ancora oggi la facciata originaria. Valdottavo si snoda lungo il piccolo torrente Celetra e dista dal capoluogo circa 7 chilometri. Diecimo L'antico paese di Diecimo si snoda a pochi chilometri dal capoluogo di Borgo a Mozzano lungo la provinciale Lodovica. Si estende per circa un chilometro da sud-ovest a nord-est sulla destra del fiume Serchio. All'inizio della vallata di Diecimo sorge la struttura architettonica più importante del paese, la Pieve di Santa Maria. La chiesa è a tre navate e risale al VI secolo. L'abside è ornato da sculture medievali e l'architrave del portale fu eseguito dallo sculture Biduino. La chiesa conserva ancora oggi parte dell'antico corredo presbiteriale, una colonna e due capitelli di origine longobarda. Nel centro del paese troviamo anche la Chiesa del Carmine, la casa natale di San Giovanni Leonardi, oggi un museo, e la Piazza con la Torre di Castruccio. Cerreto Il paese di Cerreto si sviluppa longitudinalmente sul dorso di un colle a circa 144 metri sul livello del mare, poco al di sopra di Borgo a Mozzano. Cerreto conserva il suo antico aspetto ancora oggi, con la strada in ciottolato che si sviluppa lungo il centro del paese arrivando alla chiesa di San Giovanni Battista. Questa, costruita intorno al 1660, conserva al suo interno un simulacro in legno della Madonna con Bambino del XV secolo. Poco distante dalla chiesa si trova l'oratorio di San Rocchino, restaurato nel 1939. Inoltre, è tutt'oggi visibile la casa estiva di Santa Gemma Galgani, situata nel centro del piccolo borgo di Cerreto e riconoscibile da una targa sulla facciata. Cerreto è caratterizzato anche dalla presenza di diverse stradine e mulattiere che lo collegano al vicino capoluogo e alle colline circostanti. Risalendo la collina possiamo ammirare l'antica Pieve di Cerreto intitolata a San Giovanni. Oggi possiamo raggiungere il paese di Cerreto grazie ad una strada asfaltata, mentre un tempo solo grazie ad una ripida mulattiera, presente tuttora ed in perfetto stato. Il nome Cerreto sembra derivare dai folti boschi di cerri che circondano le colline, oggi sostituiti in parte dagli ulivi.. Rocca Il paese della Rocca sorge a 314 metri sul livello del mare, costruito su di un ripido pendio di una collina. Nato come fortezza nel Medioevo, domina la valle del Serchio e della Lima. Grazie alla sua posizione strategica fu feudo dei Suffredinghi. Il paese mantiene le caratteristiche dell'antico borgo medievale con le case accavallate le une sulle altre, arcate in pietra e con strade strette in ciottolato. In cima alla collina del paese sono presenti i ruderi della vecchia fortezza e della vecchia torre circolare. La chiesa del paese fu costruita tra l'XI e il XII secolo e da essa si può accedere direttamente alla spaziosa canonica, un tempo sede dei Suffredinghi e degli Antelminelli. All'inizio del paese troviamo la Chiesetta degli Alpini, al cui interno, sulle pareti, sono scritti i nomi dei caduti e dei dispersi in guerra del Comune di Borgo a Mozzano. Oneta Il paese di Oneta dista pochi Km da Borgo a Mozzano ed è situato tra le montagne. Esso gode di una posizione panoramica eccezionale e fu in epoca antica feudo di Francesco Castracani e dei Suffredinghi. La chiesa, intitolata a San Ilario, si trova al centro del paese e nel suo interno è conservata una statua lignea di Santa Cristina ed un crocifisso ligneo di pregevole fattura. Nel paese sorgono anche due oratori recentemente ristrutturati ed un lavatoio in pietra coperto. Cune Il paese della Cune è poco distante da quello di Oneta e sorge alle pendici del monte Bargiglio a circa 650 metri sul livello del mare. Il paese originariamente era costruito più in alto, dove oggi sorge il Romitorio di San Bartolomeo. Anch'esso come Oneta gode di una posizione panoramica invidiabile e mantiene caratteristiche urbanistiche seicentesche. La chiesa del paese è intitolata a San Bartolomeo e al suo interno sono conservate tele della Scuola dei Marracci, una statua lignea di San Bartolomeo, una croce in argento e un dipinto su tavola del XV secolo. Sotto la Cune, in località Catureglio, sorge l'antica Villa Mansi, oggi residenza privata, un tempo residenza estiva della famiglia Mansi. Anchiano Il paese di Anchiano si trova alle pendici del monte Gallione a circa tre Km da Borgo a Mozzano. Anch'esso, come la Rocca ed Oneta, fu roccaforte dei Suffredinghi nel Medioevo e fu caposaldo della Linea Gotica nella Seconda guerra mondiale. Ancora oggi esistono intatte le fortificazioni, composte da diverse stanze in ottimo stato di conservazione. Nella parte più elevata del paese sorge la chiesa parrocchiale intitolata a San Pietro. L'interno, a crociera, presenta sulla cupola decorazioni attribuite a Fazzi e Lamberti. Anchiano urbanisticamente mantiene la sua struttura medievale con arcate, strade strette, aie e corti. Chifenti Il paese di Chifenti si trova a circa un Km da Borgo a Mozzano. Il monumento che ha reso celebre questa frazione del comune è il famoso Ponte delle Catene progettato dall'architetto Lorenzo Nottolini. Il ponte fu costruito per collegare Chifenti con il paese di Fornoli e fu iniziato nel 1839 e portato a compimento nel 1860. L'opera si basava sull'innovativo uso del ferro, tramite la sospesione con le catene, e su un complesso meccanismo sotterraneo che teneva in tensione le catene stesse. Tuttavia l'opera rispondeva ai criteri estetici del classicismo allora dominante. I due archi che si trovano alle estremità del ponte hanno la funzione di tenere in tensione le catene stesse. Il ponte fu gravemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale e fu ricostruito secondo il disegno originario nel dopoguerra. La parte più antica di Chifenti con vie in ciottolato, archi e volte si sviluppa però intorno alla chiesa di San Frediano. Essa conserva opere d'arte pregevoli della scuola di Giotto e del Civitali e una tela del pittore lucchese Paolo Biancucci. Corsagna Il paese di Corsagna è una delle frazioni più popolose del comune di Borgo a Mozzano e si trova a circa 400 metri sul livello del mare. Un aspetto caratteristico di questo paese sono le numerosi corti e il fatto che il tessuto urbano è suddiviso in numerosi rioni: Pozzo, Verace, Fucina, Fabbriche, Cantone, Lama e Postabbio. Il punto più in alto del paese è dominato da una possente torre, oggi un campanile, e da una vasta piazza che domina la Media Valle del Serchio. In questa piazza sorge la chiesa parrocchiale a tre navate intitolata a San Michele. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 553 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Marocco 182 2,46% Romania 103 1,39% Persone legate a Borgo a Mozzano Giovanni Leonardi (1541 – Roma 9 ottobre 1609), presbitero, fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio (detti Leonardini) e promotore del Collegio Missionario di Propaganda Fide: è stato proclamato santo da papa Pio XI nel 1938. Giuseppe Antonio Luchi (Borgo a Mozzano 17 luglio 1709 – Borgo a Mozzano, 12 maggio 1774), valente pittore nato nella frazione di Diecimo, per questo chiamato con il soprannome di Diecimino. Maestro di Bernardino Nocchi e Stefano Tofanelli, visse e operò a Lucca, Bologna, Venezia. Fu insegnante presso l'Accademia Statale di Belle Arti di Lucca, istituzione che, nel XVIII secolo, era stata appena fondata. Pietro Barsanti (Gioviano, 30 luglio 1849 - Milano, 27 agosto 1870), militare, considerato il primo martire della rivoluzione repubblicana italiana. Amministrazione Città gemellate Martorell Ålesund Treviolo Galleria fotografica Archi e ponti Panorama Note ^ Comune di Borgo a Mozzano - Statuto. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ 25ª Edizione Azalea Borgo a Mozzano 16.17.18 aprile 2010 "Il territorio di Borgo a Mozzano", pp.26. ^ a b Dati "Ilmeteo.it" ^ (Pellegrini 1987, p. 26) ^ Guida del Borgo - Comune di Borgo a Mozzano seconda sezione ^ Stemma Comune di Borgo a Mozzano ^ (Lions Club garfagnana 2006, p. 9-11) ^ (Pellegrini 1987, p. 42-53) ^ ...una passeggiata per Borgo a Mozzano. URL consultato il 16 gennaio 2011. ^ (Fraternita di Misericordia 1990, p. 1-3) ^ (Pellegrini 1987, p. 74) ^ 25ª Edizione Azalea Borgo a Mozzano 16.17.18 aprile 2010 "La Linea Gotica" , pp. 27. ^ Halloween Celebration . "Il Ponte del Diavolo", pp. 4 ^ Biblioteca Comunale “F.lli Pellegrini” - Comune di Borgo a Mozzano ^ index ^ Scuola di Musica - Comune di Borgo a Mozzano ^ Halloween Celebration . "Passaggio del Terrore: un percorso da brivido...", pp. 6. "La notte di Lucida", pp. 4. ^ 25ª Edizione Azalea Borgo a Mozzano 16.17.18 aprile 2010 "La Baldoria_Cerreto" , pp. 24 ^ 25ª Edizione Azalea Borgo a Mozzano 16.17.18 aprile 2010 "Biennale Azalea: la sua storia" , pp. 6. ^ Elenco Associazioni Sportive - Comune di Borgo a Mozzano ^ (Pellegrini 1987, p. 178) ^ (Pellegrini 1987, p. 139-144) ^ (Pellegrini 1987, p. 96-99) ^ (Pellegrini 1987, p. 104-112) ^ (Pellegrini 1987, p. 124-127) ^ (Pellegrini 1987, p. 127-134) ^ (Pellegrini 1987, p. 210) ^ (Pellegrini 1987, p. 203-209) ^ (Pellegrini 1987, p. 196-202) ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ (NO) Gemellaggi della città di Ålesund. URL consultato il 24 luglio 2009. ^ Sito ufficiale del Comune di Treviolo. URL consultato il 24 luglio 2009. Bibliografia Fraternita di Misericordia. 1990. Il Convento di San Francesco in Borgo a Mozzano. Borgo a Mozzano (Lu), Fraternita di Misericordia. Lions Club Garfagnana. 2006. Un capolavoro dell'Ottocento: i dipinti murali di Luigi Ademollo nella chiesa di San Rocco a Borgo a Mozzano. Borgo a Mozzano, Lions Club Garfagnana. LogaStudio. 2006. Halloween Celebration . Pellegrini, Francesco Maria. 1987. Borgo a Mozzano e Pescaglia nella storia e nell'arte. Lucca, Maria Pacini Fazzi. Pro loco, Borgo a Mozzano. 2010. 25ª Edizione Azalea Borgo a Mozzano 16.17.18 aprile 2010 Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Borgo a Mozzano
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