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Capovalle

Luogo: Capovalle (Brescia)
Capovalle (fino al 1907 Hano) è un comune italiano di 375 abitanti della provincia di Brescia, nell'alta Valle Sabbia, in Lombardia. Geografia Capovalle è situato sulle montagne dell'alta Valle Sabbia sul confine con la Val Vestino, tra il lago d'Idro e il Lago di Garda. È raggiungibile sia percorrendo la provinciale che sale da Idro o da Gargnano. È uno dei venticinque comuni membri della Comunità Montana della Valle Sabbia con sede a Vestone e il suo territorio comprende il monte Stino e il monte Manos. Toponimo Il comune che si chiamava Hano fino alla promulgazione del RD 27 ottobre 1907, n. 464 in quanto l'antico termine era stato giudicato "trasparente e volgare", è composto dalle tre contrade di Zumiè, Vico e Viè. Di probabile origine retica sarebbe il termine Zumiè da "zum" che indica un recinto abitato mentre le voci di Vico e Viè sembrano risalire all'epoca romana, Vico da "vicus" che significa villaggio e Viè da "viae" che indica un incrocio stradale. Le stesse etimologie dei nomi delle contrade confermano che Capovalle svolgeva un ruolo molto importante nelle comunicazioni tra Valle Sabbia, Riviera del Garda e Trentino. La tesi di luogo di transito sembra avvalorata anche da alcuni ricercatori per i quali il toponimo deriverebbe dall'idioma latino "ianua" che significa appunto porta. Altri sostengono invece che derivi dalla parola latina "vannus" nel senso di conca per indicare quindi un villaggio costruito in una depressione o dalla voce armena utilizzata per giogo, oppure da una voce preceltica o retica come "anon", da cui deriva anche il nome della Val di Non, in Trentino. Cenni storici Il territorio fu frequentato ancora dalla preistoria, difatti il ritrovamento nel 1950 ca. sul monte Manos e a Cima Igodello di reperti paleoarcheologici testimoniano la presenza di stazioni preistoriche di transito attribuibili all'età del bronzo che fungevano da collegamento tra il Lago di Garda e la Valle di Ledro. Capovalle trova la sua origine probabilmente in epoca pre-romana come piccolo insediamento di popolazioni “reto-celtiche”: Stoni o Galli Cenomani. Il nome di Hano viene attestato per la prima volta in un documento del 13 novembre del 1200, riportato dallo storico Federico Odorici, relativo al diritto delle decime, confermate dal vescovo bresciano Giovanni da Palazzo, che la curia e il feudo di Vobarno, appartenente alla chiesa di Brescia, esercitava sul piccolo villaggio montano e sulla vicina Val Vestino. In esso infatti era previsto che "...quelli della Val Vestino contribuiscono con una sola trave e la trasportano al ponte che segna il sito di confine. Quelli di Hano, a loro volta trasportano quella e l'altra al ponte..." finché giungessero così a Vobarno adoperate per la riparazione del castello locale che in quel periodo raggiunse la sua massima estensione quando la torre superiore e i casamenti annessi, sulla cima del Cingolo, vennero circondati da una triplice cerchia di mura che scese fino alle rive del fiume Chiese. Ex dominio dei Visconti di Milano, dal 1426 fu dominio della Repubblica di Venezia fino al 1797. Nel novembre 1526 fu attraversato e saccheggiato da 20.000 lanzichenecchi al comando di Georg von Frundsberg provenienti dalla Germania e diretti a Roma. Con lo scoppio della prima guerra di indipendenza del 1848, Capovalle fu occupato dai Corpi Volontari Lombardi e tra questi vi furono il colonnello Ernest Perrot De Thannberg e il maggiore Luciano Manara dei Bersaglieri lombardi che scrivendo da Capovalle il 1º giugno 1848 a Fanny Bonacina Spini affermava di essere: "Sul monte Stino, il più alto della catena, in mezzo alla neve, e guarda un passo del Tirolo pericolosissimo. Intanto che vi scrivo qui nevica. Immaginatevi che cosa sarà sul monte Stino e "Sono giunto qui. Adesso vado subito sullo Stino a vedere quegli altri poveri diavoli... Il mio palazzo è una stalla di pecore. Ho dovuto durare gran fatica a trovare un angolo asciutto onde potervi scrivere. Il mio tavolo è un secchio, vi scrivo ginocchioni. Qui in questa capannuccia dobbiamo stare io e in quindici ufficiali...". Nel 1866 si avvicendarono i garibaldini del 2º Reggimento Volontari Italiani e gli austriaci della brigata di Hermann Thour von Fernburg. Nel 1944-1945 il monte Manos fu ampiamente fortificato dall'Organizzazione Todt, con l'impiego di operai locali, per apprestare un valido sbarramento all'avanzata degli Alleati verso il Trentino. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Persone legate a Capovalle Matteo Pezzi o Pezzini (1593-1646), lapicida attivo a Verona e Bolzano. Note ^ a b ISTAT - Bilancio demografico mensile anno 2013.. URL consultato il 25 marzo 2014. ^ F. Zorzi, Tracce preistoriche sulle Prealpi bresciane, Commentari Ateneo di Brescia, vol. CXLIX, 1950. ^ Vito Zeni, La Valle di Vestino. Appunti di storia locale, Fondazione Civiltà Bresciana, 1993. ^ Federico Odorici, Storie Bresciana, dai primi tempi sino all'età nostra, Brescia, 1856. ^ Carlo Pagani, Uomini e cose in Milano dal marzo all'agosto 1848, 1906 ^ Capovalle. ^ "Lettere di Luciano Manara a Fanny Bonacina Spini", Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Roma 1939. ^ Augusto Elia, Ricordi di un garibaldino dal 1847-48 al 1900, pubblicato da Tipo-litografia del genio civile, 1904 ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Ubaldo Vallini, Capovalle - Infarto, muore il sindaco di Capovalle, Vallesabbianews, 24 marzo 2009. URL consultato il 19 giugno 2013. ^ Cesare Fumana, Capovalle - Giovedì a Capovalle l'ultimo saluto a Graziotti, Vallesabbianews.it, 25 marzo 2008. URL consultato il 19 giugno 2013. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Capovalle Collegamenti esterni Lombardia Beni Culturali - Capovalle
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