Destinazioni - Comune

Dovadola

Luogo: Dovadola (Forlì-Cesena)
Dovàdola (Dvêdla in romagnolo) è un comune italiano di 1.677 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Il centro abitato è situato a circa venti chilometri dal capoluogo Forlì, nella valle del fiume Montone. Storia Probabilmente il paese trae origine dall'esistenza di due guadi a poca distanza l'uno dall'altro del fiume Montone. L'abitato sorse su una rupe che sovrasta il fiume. Nella valle dove sorge Dovadola si riscontra la presenza umana sin dalla preistoria. L'esistenza di un centro abitato in epoca romana è testimoniata dall'archeologia (ritrovamenti di tombe romane e di monete battute). Furono i Longobardi, tra VII e VIII secolo, a ripopolare il paese dopo la terribile Guerra gotica. Tra VIII e IX secolo l'arcivescovo di Ravenna, che dominava tutta l'area dalla Toscana al Po, fece costruire la prima rocca sullo spuntone roccioso che domina il paese. Nel XIII secolo diventa conte di Dovadola nientemeno che Marcovaldo (Markward) dei conti Guidi, figlio di Guido Guerra III, capostipite della famiglia per nomina dell'imperatore Enrico IV. Per ordine di Marcovaldo il castello fu ampliato: nuova cinta muraria, bastioni e palazzo signorile. Nel 1405 i Guidi cedettero il feudo di Dovadola alla Repubblica di Firenze, che allargò nel tempo i propri domini in Romagna (Romagna toscana). Dovadola seguì le vicende di Firenze fino all'annessione al Regno di Sardegna (marzo 1860). Con la fondazione del Regno d'Italia fu assegnata alla Provincia di Firenze. Solamente nel 1923 Dovadola, insieme alla maggior parte dei comuni della Romagna toscana, venne accorpata alla Provincia di Forlì. Monumenti e luoghi d'interesse Chiesa di Sant'Andrea Sorge su un'altura oltre il fiume Montone. Fondata dai monaci cluniacensi prima dell'anno Mille, la prima menzione risale all'anno 1116. Nel XV secolo la chiesa venne restaurata assumendo l'aspetto, in stile rinascimentale toscano, che conserva tuttora. Nell'edificio si possono ammirare interessanti affreschi del '500 e pregevoli dipinti del XVI secolo di scuola romagnola e bolognese. La chiesa conserva le spoglie della venerabile dovadolese Benedetta Bianchi Porro ed è meta di pellegrinaggi. Eremo di Montepaolo Sorge nei pressi di un antico monastero che ospitò Sant'Antonio da Padova per quasi un anno, dal maggio 1221 al marzo 1222. Il culto del santo è rimasto vivo in tutta l'area. Nel 1629 si verificò una guarigione miracolosa, che venne attribuita al santo. Fu edificato un eremo, che esiste tuttora, ricostruito interamente nel 1908 dopo un improvviso crollo. Rocca di Dovadola La Rocca dei Conti Guidi o Rocca di Dovadola è una rocca già attestata nel 1021, già probabilmente sede di un castrum romano. Si erge in prossimità di baluardi Longobardi che sorvegliavano le zone in prossimità dei territori bizantini. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 186 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Macedonia 49 2,85% Burkina Faso 24 1,40% Romania 23 1,34% Albania 19 1,11% Persone legate a Dovadola i Conti Guidi di Dovadola, famiglia nobile Dhia Cristiani, attrice e doppiatrice Benedetta Bianchi Porro, studentessa, venerabile Lorenzo De Antiquis, cantastorie Pier Luigi Mazzoni, arcivescovo Armando Savini, cantante e musicista Valerio Nati, pugile Nel territorio del comune, a Montepaolo, un santuario ricorda la presenza di sant'Antonio di Padova. Amministrazione Note ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 254. ^ Oggi denominata Provincia di Forlì-Cesena. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Dovadola
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