Destinazioni - Comune

Fusignano

Luogo: Fusignano (Ravenna)
Fusignano (Fusgnàn in romagnolo) è un comune di 8.408 abitanti in provincia di Ravenna. Storia Dalla fondazione all'unità d'Italia Prima della fondazione di Fusignano esisteva nell'Alto Medioevo una pieve denominata San Giovanni Battista in Lyba. Il territorio era formalmente di proprietà della Chiesa. Nel 1213 Azzo V d'Este concedette il fondo Fuscinianus al capitano delle sue milizie, Francesco Mancini. La fondazione del centro abitato risale alla metà del XIII secolo, quando i conti di Cunio, i più potenti signori dell'epoca, eredi dei Signori di Donigallia, edificarono un castrum nel fondo Fuscinianus, dopo che la loro fortezza era stata distrutta da un'alluvione del fiume Senio. Successivamente la giurisdizione ecclesiastica della pieve di San Giovanni Battista fu trasferita al nuovo centro abitato. Dopo il tramonto della dinastia dei conti di Cunio, Fusignano ritornò alla Santa Sede. Nel 1445 papa Eugenio IV cedette Fusignano, con altri castelli della Bassa Romagna, agli Este di Ferrara. Nel 1467 Borso d'Este donò il castello e il territorio di Fusignano a Teofilo Calcagnini. Nel 1598, esauritasi la dinastia estense, Fusignano finì, insieme al Ducato di Ferrara, allo Stato Pontificio, inserito nella Legazione di Ferrara. Ai Calcagnini fu confermato il proprio feudo, trasformato da Contea in Marchesato nel 1605 da papa Paolo V. Opera significativa dei Calcagnini resta la concessione degli Statuti cittadini. La dinastia Calcagnini dominò Fusignano per tre secoli: dal Cinquecento alla fine del Settecento. Nel 1632 (ovvero 21 anni prima della nascita di Arcangelo Corelli) avvenne il cosiddetto "Guasto dei Corelli": il capo della famiglia del famoso musicista, Rodolfo Corelli, tentò di uccidere il marchese Mario Calcagnini e di guidare una rivolta. Ne seguì una feroce repressione, con la condanna a morte del Corelli per squartamento e la distruzione del palazzo di famiglia, sulle cui macerie fu sparso il sale. Solo un secolo dopo vi si poté costruire: i Corelli finanziarono l'edificazione di una Chiesa, l'attuale Chiesa del Suffragio. Il marchese Mario Calcagnini, due anni dopo il famoso "guasto", lasciò comunque Fusignano e si ritirò nell'altro feudo della famiglia, quello di Formigine, scambiandolo a vantaggio dei cugini Francesco e Borso figli di Cesare I Calcagnini. Nel 1796 l'invasione dell'esercito francese rivoluzionario determinò la fine della signoria dei Calcagnini. I francesi, infatti, abolirono i diritti feudali. I Calcagnini continuarono a risiedere nel proprio castello a Fusignano fino al 1944, quando l'edificio fu distrutto totalmente dai bombardamenti. Nel 1788 erano state aperte le prime scuole pubbliche, nel 1796 fu inaugurato il nuovo ospedale civile trasformando il vecchio ospedale voluto dai Corelli nel Cinquecento.. In quegli anni Fusignano contava circa 3.000 abitanti. Con l'annessione delle Legazioni pontificie al Regno di Sardegna (1859), Fusignano passò alla provincia di Ravenna. XX secolo Durante la seconda guerra mondiale l'avanzata degli Alleati fu arrestata per quattro mesi sul fiume Senio, corso d'acqua che lambisce il centro abitato. I combattimenti con i nazisti furono asperrimi, riducendo Fusignano ad un cumulo di macerie e quasi azzerandone il patrimonio artistico. Gli anni cinquanta hanno visto una veloce ricostruzione che non ha tenuto nel dovuto conto il patrimonio storico della città: sono stati abbattuti i ruderi sia del palazzo Piancastelli sia della chiesa arcipretale, dall'enorme cupolone. Inoltre, l'area su cui sorgeva il castello con il giardino all'inglese dei Calcagnini è stata lottizzata per lasciare il posto a case popolari. Gli anni sessanta hanno visto un febbrile sviluppo economico, basato soprattutto sul settore calzaturiero. Significativa l'azione dell'arciprete, mons. Mario Vantangoli, amico personale di Papa Giovanni XXIII e capace di dialogare politicamente con l'amministrazione di sinistra. Gli ultimi decenni del XX secolo e i primi del nuovo secolo vedono un progressivo declino della vita economica ed un'emarginazione del paese, dovuti in parte al difetto di vie di comunicazione ed al conseguente isolamento. Monumenti e luoghi d'interesse Opere d'arte religiose Nella chiesa arcipretale dedicata a San Giovanni Battista è esposta un'opera del XV secolo attribuita ai fratelli Dossi. Rappresenta San Giovanni che battezza Gesù; molto suggestive pure la "Via Crucis", dello scultore fusignanese Raul Vistoli, e una piccola tela del Cinquecento raffigurante la Madonna, Patrona del paese; Nella Chiesa del Suffragio sono stati di recente restaurate tre opere di Benedetto Dal Buono: due ovali, rappresentanti Il transito di S.Giuseppe e La Vergine col bambino che appare ad un'inferma, ed una pala d'altare intitolata Madonna del Buon Consiglio, S. Andrea, S. Teresa d'Avila, S. Luigi Gonzaga e S. Vincenzo Ferrer; Nella chiesa parrocchiale di Maiano Monti vi è un ciclo pittorico dell'artista ravennate Luigi Bergamini (1921-1992), singolare figura di artista che morì a Fusignano. Alcune sue opere sono state esposte a Siena nel 2009 nella mostra "Arte, Genio e Follia" ideata da Vittorio Sgarbi; Nella chiesa parrocchiale della frazione San Savino si può ammirare un sarcofago bizantino del V o VI secolo, accreditato come sepolcro di San Savino, che secondo la tradizione evangelizzò il territorio circostante. Architetture e opere d'arte civili Casa Vincenzo Monti. Sita nella frazione Maiano, fu di proprietà del poeta, che vi soggiornava nei periodi estivi e vi riceveva gli amici del bel mondo milanese; Erma in ceramica dedicata a Massimo Zanardi personaggio di Andrea Pazienza: si trova nel parco Piancastelli; Monumento alla pietà, opera del ceramista Angelo Biancini posta nella facciata dell'ospedale S. Rocco; Urna di scuola del Canova: è sita su una stele in piazza Calcagnini. Murales della Sala Aurora: grandiosa opera dell'artista cileno Eduardo Sanfurgo. Monumenti scomparsi Teatro settecentesco voluto dai marchesi Calcagnini. Sorgeva lungo l'attuale via Teatro. Fu inaugurato nel 1795 e demolito nel 1928 per far posto al Mercato coperto. Palazzo Piancastelli, voluto dall'umanista Carlo come sede della sua Biblioteca. Villa Severoli, già della famiglia Corelli (vi nacque Arcangelo Corelli). Castello Calcagnini, già sede dell'amministrazione del feudo. Questi ultimi tre edifici subirono gravi bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Aree naturali L'area naturale di maggior pregio sita nel territorio fusignanese è il "corridoio ecologico" rappresentato dall'ex Canale dei Mulini di Castel Bolognese, Lugo e Fusignano. L'infrastruttura, costruita nel XIV-XV secolo per alimentare i mulini ad acqua e le coltivazioni, dopo la fine della sua funzione primaria è stata abbandonata. Dal 2011 il tratto del canale ricompreso tra i comuni di Lugo e Fusignano fa parte di un'area di riequilibrio ecologico che si estende per 71 ettari. Oltre al canale, l'area comprende il Bosco di Fusignano (bosco di latifoglie cresciuto lungo le rive), le "Buche Gallamini" e le "Cave ex-fornace". Le "Cave": vasta area attigua all'edificio industriale della vecchia Fornace: sono significativi l'architettura della stessa, il grande invaso d'acqua che occupa l'area di scavo formatasi per fornire la materia prima per l'industria del mattone e l'area verde boschiva che la circonda. È di proprietà privata. L'alveo del fiume Senio. Bosco Calcagnini. È in corso di ripristino un'area boschiva di alcuni ettari che vuole essere un richiamo al vasto bosco del feudatario la cui storia è durata tre secoli ed ha subito trasformazioni nel tempo, passando da giardino all'italiana a giardino all'inglese. Ricco di piante esotiche, costituiva un unicum. I grossi tronchi furono venduti come estrema risorsa per le casse comunali al passaggio del fronte (seconda guerra mondiale) ed il sottobosco fu usato dalla popolazione come legna da ardere. Società Vita politica Da fine Ottocento la propaganda e le organizzazioni socialiste si affermarono in tutta la bassa Romagna. Fusignano fu uno dei centri della «settimana Rossa» (1914). Altri momenti drammatici della prima metà del XX secolo furono: l'assassinio del sindaco socialista Giovanni Battista Emaldi (1923), che contrassegnò l'inizio della dittatura fascista, e l'«eccidio del Palazzone» (1944). Con il ritorno alla democrazia si è sviluppato in paese un acceso dibattito politico che ha coinvolto tutta la popolazione in una vera dialettica di idee e di forze contrapposte. Ogni partito ebbe la sua sede con annesso il bar dove si continuava a discutere (spesso in romagnolo) i temi e gli argomenti sentiti dagli esponenti politici in sezione. Le sedi di maggiore importanza erano quella del PCI, che dominava idealmente la piazza principale; quella della DC, che era stata inaugurata da Giulio Andreotti in persona; quella del PSI, posta nel Corso, unico centro di opposizione mantenutosi anche durante il Ventennio. Realtà di tutto rispetto era il PRI a Fusignano, con il suo cinema e la sua gloriosa biblioteca "G. Mazzini" vero contraltare all'egemonia comunista. Molto sentite le feste di partito: La Festa de L'Unità si svolgeva in giugno. Era la prima nella Bassa Romagna. Il programma consisteva in un grosso contenitore con un aspetto politico (dibattiti politici chiusi da un grande comizio presenziato da un big nazionale del partito), un aspetto culturale con stand a tema, spesso legati ad una realtà d'Oltrecortina (magari allestito dall'associazione Italia-URSS), ma anche temi sociali come le battaglie femministe o i temi della scuola, un aspetto ludico con balli popolari ma anche con cantanti di grido, da Celentano a Morandi, ed un lato gastronomico con piatti preparati da massaie volontarie, i famosi caplet: erano la principale fonte di finanziamento della festa - e non solo. Il PRI celebrava il 9 febbraio in memoria della Repubblica Romana. La DC aveva la Festa dell'Amicizia in settembre collocata idealmente vicino alla festa patronale della Madonna (8 settembre). Religione Chiesa Cattolica: comprende tre parrocchie, facenti parte della Diocesi di Faenza: Fusignano (principale), San Savino e Maiano. Fusignano è sede di vicariato; alla sua giurisdizione appartengono anche le parrocchie, site fuori del territorio comunale, di Masiera, Bizzuno, Villa San Martino e Sant'Agata sul Santerno. Parte del territorio fusignanese appartiene alla parrocchia di Rossetta, la cui chiesa è sita in comune di Bagnacavallo. Edifici religiosi particolari siti nel territorio del comune sono la settecentesca Chiesa del Suffragio, la Chiesetta del Crocefisso ed una piccola cappella dedicata a Santa Lucia appartenente alla parrocchia di S. Maria in Alfonsine. Fusignano non ha conosciuto la presenza di ordini religiosi finché fu feudo dei Calcagnini, perché questi erano gelosi della propria giurisdizione e non volevano all'interno del loro piccolo stato delle entità autonome. A partire dal XIX secolo furono presenti tre Ordini di suore: le Dorotee, tra XIX e XX secolo, e le Salesiane nella seconda metà del Novecento, che si occupavano delle ragazze, e le suore di Carità, che sono rimaste a presidiare l'ospedale fino a metà del XX secolo. Tra le opere di carità si segnala l'Opera Pia Francesconi. Fondata dai fratelli Francesconi nella prima metà del Novecento, possiede beni propri e ha il compito di finanziare istituzioni culturali di impronta cattolica. Testimoni di Geova: hanno una Casa del Regno capace di 120 posti. Comunità musulmana: ha un suo ambiente adibito a moschea; sito inizialmente nel Corso, ora si trova nella zona industriale. Evoluzione demografica Abitanti censiti Popolazione Variazione della popolazione residente a Fusignano dal 2006 al 2010. Fonte: Servizi Demografici Unione Comuni della Bassa Romagna. Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 1.056 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Marocco 304 3,61% Romania 145 1,72% Senegal 145 1,72% Macedonia 102 1,21% Cultura Musei Museo civico "San Rocco": contiene numerose opere significative di artisti fusignanesi del XX secolo raramente esposte al pubblico. Si segnalano sculture di Raul Vistoli e acquarelli di Francesco Verlicchi. Vi giacciono accatastate pure opere di Luigi Bergamini (1921-1992). Il museo inoltre è sede di una ricchissima collezione di immagini votive in ceramica; Museo della Romagna «Air Finders», sito in un caratteristico tempietto neoclassico nel parco S.Rocco; Museo di auto e moto d'epoca; Istituzioni Biblioteca «Carlo Piancastelli»: è l'istituto culturale più prestigioso della città. Ha avuto il privilegio di essere diretto da insigni studiosi: Alfredo Belletti, scomparso nel 2004, e Giuseppe Bellosi, l'attuale responsabile. Scuola di Musica «Arcangelo Corelli». Rifondata nel dopoguerra da Ivo Benati. Ormai plurisecolare, ha esercitato nel tempo, se pur con alterne vicende, una funzione di alfabetizzazione musicale creando un campo fertile al formarsi di personalità che hanno ottenuto successi professionali di tutto rispetto. Si possono citare: Genunzio Ghetti (primo violoncello alla Scala), Dino Caravita (violoncellista all'orchestra della RAI di Torino), l'intera famiglia Abbondanti (uno dei membri ha fatto parte dell'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino), Leopoldo Zaffagnini (virtuoso di più strumenti spesso in tourné all'estero), Giovanni Zagonari (percussionista al Comunale di Bologna), le cantanti liriche Leonora Taroni e Maria Teresa Gallina. Filippo Negri è attualmente violoncellista alla Fenice di Venezia e Domenico Foschini, virtuoso di strumenti a fiato e cultore di musica irlandese, insegna al Conservatorio di Trieste. Scuola di disegno. Di antica tradizione, fu retta dal 1927 al 1944 da Giulio Avveduti che ebbe come discepoli Raul Vistoli, Francesco Verlicchi e Antonio Savioli. Scuole A Fusignano vi sono una scuola materna, una scuola primaria di primo grado ed un istituto secondario di primo grado. Vi è anche una scuola materna paritaria, gestita dalla parrocchia. La comunità musulmana ha una piccola scuola coranica. Luoghi deputati agli eventi culturali Auditorium «Arcangelo Corelli»: capace di duecentoventi posti, vi si tengono soprattutto concerti per musica da camera; Il Granaio: antico granaio della famiglia Piancastelli ottimamente restaurato ha funzione polivanente. Vi si tengono concerti, recite teatrali, conferenze, mostre d'arte; Ospedale «San Rocco»: felice esempio di architettura tardoneoclassica possiede un magnifico scalone dal quale si accede ad un maestoso atrio antistante due ampie sale dove si tengono concerti di musica classica, conferenze e mostre d'arte; Sala Francesconi: sede di convegni e concerti; Salone "Casa Giovanni XXIII": sede di spettacoli teatrali e di un noto concorso canoro: Il Fuso d'Oro; «Brainstorm», già Sala Aurora, è sede di un circolo giovanile e ha una funzione polivalente; Lingua romagnola Fusignano ha sempre riservato molta attenzione alla poesia e al teatro in lingua romagnola. Uno dei più importanti studiosi delle tradizioni romagnole, Giuseppe Bellosi, è fusignanese. Testi di poesia in romagnolo si trovano già pubblicati da Fusignanesi fin dal XVIII secolo. Ricca è la produzione nel secondo Novecento: oltre al già ricordato Bellosi (che è poeta oltre che etnologo), si possono citare le collane di Adolfo Margotti, Ido Silvagni, Waldo Tabanelli e Francesco Capucci. Piacevole la lettura del poemetto di quest'ultimo pubblicato poco prima della sua scomparsa, vera saga fusignanese. Molto popolari sono le letture pubbliche di poesie romagnole, i Trebb, che rievocano l'abitudine di tali recite nelle stalle contadine durante l'inverno. A Raffaello Baldini Fusignano ha dedicato l'area antistante la biblioteca. Il teatro dialettale romagnolo ha una solida tradizione, con testi creati anche da autori locali e ambientati in loco. Tra gli autori locali va citata la produzione di Bianca Cortesi, che è stata attiva anche oltre i novant'anni di età. Cinema e teatri La prima sala cinematografica di Fusignano fu aperta nel 1910 dall'arciprete. A partire dagli anni venti l'attuale Cinema Teatro Moderno divenne uno dei principali centri di aggregazione degli abitanti. Nel secondo dopoguerra l'offerta si arricchì con rassegne, saggi degli allievi della scuola di musica ed anche gare canore. Nel 1994 il cinema si vide costretto a chiudere per via delle nuove norme in materia di sicurezza. Dopo quasi vent'anni, il 3 settembre 2011 il Cinema Teatro Moderno è stato riaperto con una nuova veste, grazie a una raccolta di fondi e a generose donazioni: con oltre 400 posti a sedere, è la sala più ampia attualmente esistente nel territorio comunale. Furono poi costruite due grandi sale cinematografiche: il teatro Corelli (detto "Zampa" dal nome del proprietario) negli anni trenta e il Cinema Italia dei repubblicani nel dopoguerra. Capaci di un migliaio di posti ciascuno, ebbero molta fortuna fino agli anni novanta. Con la crisi del cinema, il primo è stato demolito per far posto a negozi ed appartamenti; il secondo è stato acquistato dal comune che l'ha trasformato nell'attuale auditorium cittadino. Musica A Fusignano è attiva la corale "Arcangelo Corelli", fondata da Francesco Capucci. Eventi e ricorrenze 8 settembre: è la festa della Patrona, la Natività di Maria. Nata oltre quattro secoli fa, nel 1570, è una delle manifestazioni più antiche di tutta la Romagna. Nei giorni della festa si tiene una sagra della durata di quattro giorni. 10 aprile: commemorazione dell'eccidio del Palazzone Convegni Corelliani Congressi internazionali di studi corelliani Premio musicale Dino Caravita Anno Corelliano 2013 Festa delle Culture (quarta domenica di novembre) Il Suono Antico: ciclo di concerti di musica da camera che si tengono a maggio nella chiesa del Suffragio Persone legate a Fusignano Celio Calcagnini (1479-1541), scienziato, prestigioso poligrafo umanista, nonché primo arciprete di Fusignano Arcangelo Corelli (1653 - Roma, 1713), compositore e violinista Carlo Leopoldo Calcagnini (1679-1746), cardinale Agostino da Fusignano, all'anagrafe Giuseppe Cirillo (1717-1803) padre cappuccino Guido Calcagnini (1725-1807), cardinale Filippo Severoli (1767-1822), generale napoleonico Vincenzo Monti (Alfonsine 1774 - Milano, 1828), poeta Pier Damiano Armandi (1778-1855), generale napoleonico Carlo Piancastelli (1867-1938), collezionista d'arte Paolo Babini (1893 - 1982) vescovo di Comacchio (1938-1950) e di Forlì (1950-1976) Giovanni Zalambani (1904-1991) sacerdote, direttore dell'Istituto Santa Teresa (Ravenna) dal 1958 al 1989 Raoul Vistoli (1915 - Roma, 1990), scultore Francesco Verlicchi (1915-2008), pittore Antonio Savioli (1915 - Faenza, 1999), sacerdote, architetto, studioso di arte sacra e pubblicista Alfredo Belletti (1925-2004) studioso di storia locale, anima della cultura fusignanese Edgardo Siroli (Conselice 1940 - Bologna, 2005) attore e regista Lea Melandri (1941), saggista, scrittrice e giornalista Giancarlo Tampieri (1942) ciclista professionista Lara Saint Paul, all'anagrafe Silvana Savorelli Galletti (Asmara Etiopia, (1945), cantante Sergio Baroni (1945) gallerista, antiquario Giovanni Zaffagnini (1945) fotografo Arrigo Sacchi (1946), CT della nazionale di calcio dal 1991 al 1996 e allenatore del Milan Giuseppe Bellosi (1954), poeta, autore di importanti studi sulla lingua romagnola Cesare Ballardini (1954), fotografo Fulgida Barattoni (1955), ambasciatrice ONU Claudio Maiani (1956), ex calciatore, con il ruolo di portiere Gianni Dragoni (1957), saggista, studioso di economia, giornalista Emanuela Cortesi (1958), cantante Gian Paolo Mondini (1972) ciclista: vincitore di tappe al Tour de France Gianluca Pini (1973), deputato al parlamento italiano Economia Fusignano ha avuto una forte tradizione cooperativistica. All'inizio del XX secolo vi erano due grandi realtà cooperative: quella socialista ("la rossa") e quella repubblicana ("la gialla"). Furono soffocate dalle squadre fasciste. Con la Liberazione ci fu una vera febbre cooperativa: addirittura i barbieri, i falegnami si unirono in cooperativa. Realtà socialmente importanti nella vita sociale ed economica del paese sono state quella agricola ("il collettivo") e quella edile (la Rescoop) ancora vive. Proprio a Fusignano è nata la cooperativa vinicola "Cevico" che successivamente ha spostato la sua sede nella vicina Lugo. La principale industria del paese è quella delle calzature. Infrastrutture e trasporti La mobilità pubblica di Fusignano è garantita da autocorse svolte dalla società START-Romagna. Nel 1885 fu attivata la stazione della tranvia Lugo-Fusignano-Alfonsine, impianto esercito con trazione a vapore che rimase in esercizio per soli 22 mesi. Amministrazione I Comuni di Cotignola, Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Lugo, Massa Lombarda e Sant'Agata sul Santerno formano insieme l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Sindaci dal 1899 Elezione del sindaco da parte del consiglio comunale (legge 30/12/1888, n. 5865) 1899 - Leone Vicchi 1903-1906 - Enrico Armandi 1915 - Emidio Costa 1915-1920 - Commissario prefettizio 1920-1922 - Giovanni Battista Emaldi Podestà nominati dal re 1922-1928 - Carlo Bolognesi 1928-1938 - Cesare Ricci 1938-1943 - Ferdinando Foresti Responsabile Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) 1943-1945 - Francesco Castelli Sindaci 15 aprile 1945 - giugno 1950 - Remo Montanari (PCI) (nominato dal Prefetto) Onorificenze Fusignano è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Gemellaggi Biddulph, dal 1986 La Scuola Media "Renato Emaldi" mantiene dal 1986 scambi di classe regolari con il «Collège St. François» di La Côte-Saint-André (nel dipartimento francese dell'Isère). La Côte St. André è il paese natale di Hector Berlioz. Sport Associazioni sportive Impianti sportivi Nell'area scolastica sorge un moderno palazzetto dello sport frequentato dalle varie associazioni sportive: Basket, judo... L'istituto Comprensivo ha una sua palestra aperta la sera al pubblico L'Opera Pia Francesconi possiede una sua palestra aperta al pubblico Fusignano ha due grandi aree per lo sport all'aperto con campi da calcio e da tennis Nel parco Primieri vi è una piccola piscina all'aperto per il momento non attiva ma già frequentatissima dai più piccoli. Nella frazione Rossetta è stata realizzata una piscina intercomunale, che serve i territori di Fusignano ed Alfonsine. Poco lontano è stato realizzato un moderno Centro sportivo. Il Centro dispone di due impianti: un campo da calcio e un campo da rugby. Nel campo da rugby giocano le proprie partite casalinghe le squadre di Alfonsine, Lugo e Faenza. Galleria fotografica Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2011. ^ Località oggi non più esistente sulle rive del fiume Senio. ^ Gli Statuti di Fusignano sono stati ripubblicati in copia anastatica dalla Biblioteca civica. ^ Oggi i discendenti della famiglia risiedono a Bologna ma mantengono un rapporto stretto con la cittadinanza fusignanese. ^ AA. VV., La Romagna nella Legazione ferrarese, Lugo, Centro Studi Romandiola, 1988.. ^ Area di riequilibrio ecologico Canale dei Mulini di Lugo e Fusignano — Parchi, Aree protette e Natura 2000 — E-R Ambiente ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Tutte le opere ^ Francesco Verlicchi, proflio ^ Antonio Savioli, profilo ^ Giancarlo Tampieri, profilo ^ Gianni Dragoni, profilo ^ Gian Paolo Mondini, profilo Bibliografia Massimo Baioni, Alfredo Belletti, Giuseppe Bellosi (a cura di), La storia di Fusignano, 2006, ISBN 978-88-8063-391-4 «Fondo Piancastelli» presso la biblioteca di Forlì; «Archivio Calcagnini» presso la biblioteca di Modena; «Archivio parrocchiale» presso la canonica della chiesa arcipretale; «Archivio comunale» (tutta la parte fino al 1944 è andata dispersa in seguito agli avvenimenti bellici. Contiene solo le documentazioni più recenti). Voci correlate Archivio Piancastelli Battaglia del Senio Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Fusignano Collegamenti esterni Sulla storia di Fusignano
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