Destinazioni - Comune

Tirolo

Luogo: Tirolo (Bolzano/Bozen)
Il Tirolo (Tirol) è una regione storica trilingue a cavallo delle Alpi. Prende il nome dal toponimo Tirolo: in età medievale infatti i conti del Tirolo (Grafen von Tirol) avevano la loro sede a castel Tirolo, oggi nel comune di Tirolo vicino a Merano. Il capoluogo della regione (divenuta nel frattempo contea) fu in seguito trasferito da uno dei rami della casata degli Asburgo, che ne acquisirono il controllo alla fine del XIV secolo, prima a Merano, poi a Innsbruck. Descrizione Il cosiddetto "Tirolo storico" comprende le terre che oggi costituiscono: Tirolo austriaco (geograficamente Nordtirol e Osttirol) Alto Adige (storicamente Mitteltirol o Deutsch-Südtirol) Trentino (storicamente Tirolo meridionale, Tirolo italiano, in tedesco Welschtirol, Südtirol o Welschsüdtirol). Nel 1815 tale regione venne creata unendo alla contea asburgica del Tirolo, dopo il loro scioglimento definitivo, i principati vescovili di Bressanone e Trento, prima entità semi-indipendenti entro il Sacro Romano Impero di Germania, sebbene "federati" alla contea tirolese da patti militari (i principi vescovi infatti non potevano avere prerogative militari). Dopo il 1815 i confini della contea asburgica del Tirolo erano pertanto costituiti da: A nord la Baviera (Germania) A sud la Lombardia e il Veneto (Italia) A ovest il Vorarlberg (Austria), i Grigioni (Svizzera) e la Lombardia (Italia) A est il Salisburghese, la Carinzia (Austria) e il Veneto (Italia) La parte meridionale della contea asburgica del Tirolo fu annessa all'Italia a seguito della prima guerra mondiale e comprendeva anche alcuni comuni che furono successivamente aggregati alle regioni Veneto (Cortina d'Ampezzo, Livinallongo e Colle Santa Lucia nel 1923, Pedemonte e Casotto nel 1929) e Lombardia (Magasa e Valvestino nel 1934). Nel 2008 questi comuni hanno votato in referendum popolari per l'aggregazione alla regione Trentino-Alto Adige. Nel 1934 i comuni trentini di Magasa e Valvestino furono aggregati alla provincia di Brescia. A partire dal 2011 la regione del Tirolo è un'istituzione formata come Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT). Storia La regione si trova nell'area dell'antica Rezia, abitata dal popolo dei Reti, romanizzata a partire dal I secolo a.C. Solamente nel 1971 si sono trovate le prime tracce dell'uomo presso le pendici occidentalil del monte Calisio poco sopra a Trento. Qui venne ritrovata una statuetta di forma femminile ottenuta da un corno di cervo, la cosiddetta "Venere del Gàban", che fa risalire la presenza dell'uomo al primo Neopitico. Ma la storia vera e propria del Tirolo ha inizio nei secoli centrali del Medioevo, quando in seguito alle invasioni barbariche le valli dell'Inn, dell'Isarco, della Rienza e dell'Adige furono ricolonizzate dalle genti baiuvare e longobarde. A tale proposito sono da ricordare anche il principato vescovile di Bressanone e il principato vescovile di Trento, le cui estensioni originarie comprendevano, oltre all'attuale Trentino, anche larga parte dell'attuale Alto Adige/Südtirol e del Tirolo del Nord; essi furono, in età medievale e moderna, corpi autonomi all'interno del Sacro Romano Impero di Germania. I rapporti con i vicini tirolesi oscillarono per secoli tra dipendenza politico-militare e tentativi di usurpazione del potere vescovile da parte dei Conti del Tirolo, sino al ricadere del principato entro la sfera di influenza degli Asburgo. Alberto III di Tirolo nel 1252 ottenne con la forza dal vescovo di Trento i feudi dell'estinta casa dei conti di Appiano (Grafen von Eppan), dopo aver ottenuto con medesime modalità nel 1248 i feudi comitali di Bressanone. I principati vescovili di Trento e di Bressanone subirono a lungo la pressione dei Tirolo, e da questi furono sostanzialmente assoggettati nonostante fossero principi diretti dell'Impero di Germania (e in quanto tali elettivi dell'imperatore e a questi soggetti). Nel XIII secolo, attraverso la politica matrimoniale del tempo, la primitiva dinastia dei Conti del Tirolo venne sostituta da quella dei Tirolo-Gorizia, il cui esponente di maggior spicco fu Mainardo II, vero fondatore della potenza tirolese. È a questo periodo che risale l'appropriazione del titolo di 'conte' (che spettava di diritto ai vescovi di Trento e Bressanone in quanto principi diretti dell'Impero) da parte del consortile dei Tirolo. I conti da allora si fecero chiamare non più "conti di Tirolo", bensì "conti del Tirolo". Usando a seconda dei casi l'astuzia o la forza, egli seppe approfittare della temporanea debolezza del potere imperiale. La moderna amministrazione divise il territorio in un unico ordinamento giuridico (Landrecht) suddiviso in Giudizi (Gerichte). Ciò favorì lo sviluppo di borghi e mercati che fecero sì che a Merano si eresse una zecca, dove venivano coniati i "grossi aquilini", monete molto apprezzate nell'Italia settentrionale. In questo periodo i Tirolo riuscirono a estendere la loro influenza su un'area molto vasta a cavallo delle Alpi, entro i confini degli odierni territori di Austria, Svizzera e Italia. Alla morte dell'ultimo dei mainardiani, il conte Enrico, Margherita Maultasch, nipote di Mainardo II, si sposo' a dodici anni con Giovanni Enrico di Lussemburgo che a sua volta aveva otto anni. Per difendere gli interessi della sua casata, arrivo' in regione il fratello del maggiore del giovane conte, il futuro imperatore Carlo IV di Boemia. Tale successione non fu però riconosciuta dall'imperatore Ludovico di Baviera, che tramo' ai danni di Giovanni Enrico accordandosi con la nobiltà tirolese. Secondo la leggenda, il giorno dei morti del 1341 Margareta fece trovare chiuso il portone di castel Tirolo al consorte al ritorno da una battuta di caccia e gli comunico' il ripudio e l'invito a riprendere la via per la Boemia. Poco dopo a Merano furono celebrate le nozze tra la Margareta e il figlio dell'imperatore Ludovico di Brandeburgo. Cio' venne mal recepito dalle due casate e lo stesso castello fu preso d'assedio. Anche il Papa non riconobbe il nuovo matrimonio e lancio' l'interdetto sul Tirolo. Questi motivi politici furono alla base della diffusione propagandistica di un'immagine negativa della contessa, quale donna moralmente corrotta e fisicamente deforme, con il soprannome Maultasch ("bocca a forma di tasca"). Grazie all'appoggio dei nobili, a Ludovico furono confermati i privilegi, passati alla storia come il Grosser Tiroler Freiheitbrief (Grande patente delle liberta' del Tirolo), 1342. Dopo la morte dell'unico figlio, Mainardo III, Margareta cedette la contea a Rodolfo IV d'Asburgo, formalmente per motivi di parentela nel 1363. Egli impose al vescovo di Trento le cosiddette "Compatte", dove si definivano le subordinazioni del principato vescovile verso il conte. Durante la seconda metà del Cinquecento con Leopoldo V d'Austria nasce la casata degli Asburgo-Tirolo; durerà fino al 1665. Nel 1806, a seguito degli accordi fra le potenze europee nella pace di Presburgo, il Tirolo divenne parte del regno di Baviera. Nell'aprile del 1809 esplose la rivolta popolare tirolese contro le misure prese dal governo della Baviera. L'insurrezione venne domata solo a fine anno con gran spargimento di sangue. A seguito della caduta di Napoleone Bonaparte, con il Congresso di Vienna, il Tirolo tornò a far parte dell'impero austriaco. Dalla fine del XIV secolo al 1918 (con l'eccezione della parentesi napoleonica) la regione divenne uno dei territori principali dei domini del casato degli Asburgo (un ramo del quale furono imperatori quasi ininterrottamente dalla metà del XV secolo al 1806; poi imperatori d'Austria), i quali inclusero nel 1815 i territori del cessato Principato vescovile di Trento (secolarizzato ad opera di Napoleone nel 1801) entro i confini amministrativi della Contea del Tirolo, divenuta parte dell'Impero d'Austria. Al termine della prima guerra mondiale i territori della Contea del Tirolo a sud dello spartiacque alpino vennero annessi al Regno d'Italia. La Contea del Tirolo termina dunque la sua esistenza con l'occupazione italiana nel 1918. Nel 1919, in seguito al Trattato di Saint-Germain-en-Laye della Conferenza di pace di Parigi che segnò la fine dell'Impero austro-ungarico, la Contea del Tirolo venne divisa tra Austria e Italia nelle seguenti aree: Tirolo Settentrionale (Nordtirol) con capoluogo Innsbruck. Tirolo Orientale (Osttirol) con capoluogo Lienz; Tirolo Settentrionale e Orientale sono oggi uniti nello stato federale austriaco (Bundesland) del Tirolo. Venezia Tridentina (secondo il nome proposto nel 1863 dal glottologo goriziano Graziadio Isaia Ascoli) oppure Tirolo Meridionale (Südtirol o Welschsüdtirol) e tra le due guerre mondiali denominata Trentino - Alto Adige, comprendente oggi le attuali provincia autonoma di Bolzano e di Trento, con capoluogo Trento (in ted. Trient). L'attuale assetto provinciale della regione con Trento e Bolzano rispettivamente capoluoghi del Trentino e dell'Alto Adige ebbe luogo solo nel secondo dopoguerra e venne formalizzato con lo statuto di autonomia del 1972. Tre comuni passati al Veneto (provincia di Belluno) nel 1923, dopo il periodo di governo provvisorio italiano: Colle Santa Lucia Livinallongo del Col di Lana Cortina d'Ampezzo Due comuni passati al Veneto (provincia di Vicenza) nel 1929: Pedemonte Casotto (dal 1980 Casotto costituisce una frazione del comune di Pedemonte). Due comuni passati alla Lombardia (provincia di Brescia) nel 1934: Magasa Valvestino Recentemente le quattro regioni hanno ripreso a collaborare anche istituzionalmente nella cosiddetta Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, ad esempio con l'apertura di una rappresentanza comune a Bruxelles. Alcune delle comunità staccate dal Tirolo in epoca fascista hanno chiesto di rientrare nella regione Trentino-Alto Adige in varie occasioni, già a partire dal 1943. Recentemente queste richieste sono state ufficialmente espresse con dei referendum: Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Cortina d'Ampezzo il 28 ottobre 2007, Pedemonte (comprendente anche l'ex Comune di Casotto) il 9 e 10 marzo 2008 Lamon, e nel mese di settembre del 2008 anche Magasa e Valvestino. Il Parlamento italiano non ha dato seguito a queste richieste. I diversi nomi della regione La Contea del Tirolo ha avuto nel corso dei secoli diverse denominazioni. Dopo il XIII secolo si parlava di dominium comitis Tyrolis (conti "di" Tirolo), dal toponimo di castel Tirolo, vicino a Merano. Ai tempi dell'impero austro-ungarico si chiamava Kronland Tirol, come signoria dei conti "del" Tirolo, Gefürstete Grafschart Tirol (Contea principesca del Tirolo). Nella Divina Commedia di Dante Alighieri si cita Tiralli. In seguito per distinguere le zone geograficamente si utilizzarono Land an der Etsch (terra dell'Adige) e im Inntal (sull'Inn). A partire del XVIII secolo si parlava di tyrolische Nation. L'area corrispondente all'attuale Trentino era invece per lo più parte del Principato Vescovile di Trento, nel dipoma imperiale di fondazione denominato comitatus tridentinus, oppure indicato con varie locuzioni del tipo ecclesiae tridentinae finis. Durante l'impero napoleonico il territorio a nord del Brennero venne inglobato e denominato "Baviera meridionale", mentre dal 1810 al 1813 la zona meridionale prese il nome di "dipartimento dell'Alto Adige". Durante il ventennio fascista la regione trentino-sud tirolese venne denominata "Venezia Tridentina". Nel dopoguerra si andarono a delineare definitivamente i nomi: Tirol, Alto Adige/Südtirol, Trentino. Lingua e cultura Attualmente le lingue parlate nell'area del Tirolo storico sono: Tirolo (Settentrionale e Orientale): il tedesco e i dialetti tirolesi settentrionali Alto Adige/Südtirol: il tedesco (generalmente nella sua varietà dialettale sudtirolese), l'italiano e il ladino Trentino: l'italiano, il dialetto trentino con sfumature di dialetto veneto e di dialetto lombardo orientale; il ladino, il mocheno e il cimbro Comuni bellunesi già parte del Tirolo storico, come Cortina d'Ampezzo: l'italiano e il ladino Il comune vicentino di Pedemonte: un dialetto misto di trentino e veneto, oltre all'italiano Comuni bresciani: l'italiano e il dialetto bresciano Benché le lingue ufficiali della regione, oltre al ladino, siano le lingue nazionali di riferimento, ossia il tedesco e l'italiano, le lingue parlate comunemente da larga parte della popolazione, soprattutto nelle vallate e nei centri minori, sono parlate locali (dialettali) rispettivamente di ceppo germanico e di ceppo romanzo. Università e Istituzioni di Ricerca Leopold Franzens Universität Innsbruck Università Medica di Innsbruck Management Center Innsbruck Libera Università di Bolzano Accademia Europea di Bolzano Università degli Studi di Trento Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige (Trento) (precedentemente Istituto agrario di San Michele all'Adige) Fondazione Bruno Kessler di Trento (precedentemente Istituto trentino di cultura) Università di Scienze Applicate Kufstein Personaggi Peter Anich (cartografo) Arbeo di Frisinga (vescovo e letterato) Cesare Battisti (irredentista) Maurizio Bonato (artista) Eusebio Francesco Chini (missionario e geografo) Bernardo Clesio (cardinale principe-vescovo di Trento) Celestino Endrici (arcivescovo di Trento) Franz von Defregger (pittore) Michael Gaismair (rivoluzionario) Alcide De Gasperi (politico) Bruno de Finetti (matematico) Paul Flora (pittore) Matthias Gallas (militare) Andreas Hofer (capo dell'insurrezione anti-napoleonica) Bernardino Dal Ponte (esponente dell'insurrezione anti-napoleonica) Giuseppina Negrelli (esponente dell'insurrezione anti-napoleonica) Katharina Lanz (esponente dell'insurrezione anti-napoleonica) Silvius Magnago (politico) Carlo Antonio Martini (giurista e filosofo del diritto) Josef Mayr-Nusser (antinazista) Reinhold Messner (alpinista) Nino Malfatti (pittore) Felix Mitterer (drammaturgo) Peter Mitterhofer (inventore) Alois Negrelli (ingegnere) Reimmichl (scrittore) Antonio Salvotti (magistrato) Kurt Alois von Schuschnigg (politico) Giovanni Segantini (pittore) Ettore Sottsass (architetto) Ettore Tolomei (nazionalista) Luis Trenker (scalatore) Max Valier (inventore) Max Weiler (pittore) Oswald von Wolkenstein (poeta) Giovanni Battista Caproni (costruttore aeronautico) Stemmi Città principali Note ^ a b c d e f Euregio, Tirolo Alto Adige Trentino - Uno sguardo storico. Trento 2013, ISBN 9788890786020 ^ Gli «oggetti d'arte» di Riparo Gaban ^ La Venere del Gabàn Bibliografia AA.VV., Geschichte des Landes Tirol, 4 voll., Bolzano: Athesia, 1986-1990 (Collana promossa dal Südtiroler Kulturinstitut): 1 Von den Anfängen bis 1490 / a cura di Peter Haider, Josef Riedmann. - 1990. - 665 p. ISBN 88-7014-390-2 2 Die Zeit von 1490 bis 1848 / a cura di Rudolf Palme. - 1986. - 729 p. ISBN 88-7014-417-8 3 Die Zeit von 1848 bis 1918 / a cura di Josef Fontana, Georg Mühlberger. - 1987. - 634 p. ISBN 88-7014-454-2 4/1 Die Zeit von 1918 bis 1970 (Südtirol) / a cura di Othmar Parteli. - 1988. - 773 p. ISBN 88-7014-473-9 4/2 Die Zeit von 1918 bis 1970 (Bundesland Tirol) / a cura di Josef Riedmann. - 1988. - 777 p. ISBN 88-7014-473-9 Gottfried Solderer (a cura di), Das 20. Jahrhundert in Südtirol, 6 voll., Bolzano: Raetia, 1999-2004: 1 Abschied vom Vaterland (1900-1919). - 1999. - 328 p. ISBN 88-7283-130-X 2 Faschistenbeil und Hakenkreuz (1920-1939). - 2000. - 320 p. ISBN 978-88-7283-148-9 3 Totaler Krieg und schwerer Neubeginn (1940-1959). - 2001. - 331 p. ISBN 88-7283-152-0 4 Autonomie und Aufbruch (1960-1979). - 2002. - 336 p. ISBN 88-7283-183-0 5 Zwischen Europa und Provinz (1980-2000). - 2003. - 336 p. ISBN 88-7283-204-7 (6) Alto Adige/Südtirol: XX secolo. Cent'anni e più in parole e immagini / a cura di Carlo Romeo. - 2004. - 400 p. ISBN 978-88-7283-197-7 AA.VV., Storia del Trentino, 6 voll., Bologna, Il Mulino, 2000-2005 (Collana promossa dall'Istituto trentino di cultura): 1 La preistoria e la protostoria / a cura di Michele Lanzinger, Franco Marzatico, Annaluisa Pedrotti. - 2001. - 655 p. 2 L'età romana / a cura di Ezio Buchi. - 2000. - 643 p. 3 L'età medievale / a cura di Andrea Castagnetti, Gian Maria Varanini. - 2004. - 915 p. 4 L'età moderna / a cura di Marco Bellabarba, Giuseppe Olmi. - 2002. - 1048 p. 5 L'età contemporanea: 1803-1918 / a cura di Maria Garbari, Andrea Leonardi. - 2003. - 999 p. 6 L'età contemporanea: il Novecento / a cura di Andrea Leonardi, Paolo Pombeni. - 2005. - 876, [1] p. - Bibliogr.: p. 795-852 Voci correlate Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino Trentino-Alto Adige Tirolo (comune) Tirolo (Austria) Alto Adige Trentino Diocesi di Sabiona Principato vescovile di Bressanone Principato vescovile di Trento Storia del Tirolo Storia dell'Alto Adige Storia del Trentino Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Tirolo Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Tirolo Collegamenti esterni Tirolatlas: mappe, piante, statistiche (DE) Storia del Tirolo Tirolpanorama - Vedute panoramiche a 360 gradi Sergio Bertelli, Tirolesi, italiani, trentini: tre diversi approcci ad un unico territorio
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