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Villa Carcina

Luogo: Villa Carcina (Brescia)
Villa Carcina (Vila Carsìna in dialetto bresciano - pronunciato [karˈhinɔ] nel dialetto locale) è un comune italiano di 11 049 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia, nella bassa Val Trompia. Il Comune di Villa Carcina è situato a Nord della città di Brescia ed è composto da 5 nuclei abitativi: Cailina, Carcina, Cogozzo, Pregno e Villa. Geografia fisica Territorio Villa Carcina confina a nord con i comuni di Sarezzo, a est con i comuni di Lumezzane e Concesio, a sud con il comune di Concesio, a ovest con i comuni di Brione e Gussago. Il territorio comunale ha una superficie di 14,41 km². È formato da una striscia centrale con andamento da nord a sud che costituisce il fondo valle al centro del quale scorre il fiume Mella. A est e ovest l'andamento del territorio è montuoso con quote che raggiungono mediamente 1.000 m. Il monte più alto del comune è il monte Palosso con i suoi 1.158 m. Clima Il clima di Villa Carcina è caratterizzato da inverni freddi con abbondanti nevicate nelle montagne limitrofe, e da estati calde. Storia Il comune di Villa Carcina, nella sua conformazione odierna, è stato costituito nel 1928, anno in cui il regime fascista semplificò e riunì i comuni più piccoli. Fino ad allora i comuni erano due: Villa di Cogozzo, comprendente Cailina, e Carcina-Pregno. Di epoca preromana si hanno sicure tracce nei pressi di Cogozzo (necropoli) e in Pendezza a Pregno (cocci). mentre coi romani si ha la prima traccia di insediamenti militari (Pregno) e civili (abitazione a Cogozzo e acquedotto a Pregno). Si hanno inoltre tracce dell'epoca alto medievale in Cogozzo (è stata ritrovata una Franca, ascia dell'epoca carolingia) e in Villa, con la costruzione di una piccola fortificazione nei pressi di via Trieste. In epoca veneta all'entrata di Carcina, per chi proveniva da sud, vi era un arco che segnalava il passaggio dalla giurisdizione di Brescia a quella della Valle, giurisdizione che aveva il centro politico tra Ponte Zanano, residenza del Capitanio di Valle, e Gardone V.T.. Nel 1797 avvenne la battaglia di Carcina in cui i valligiani ancora fedeli alla Serenissima si scontrarono con preponderanti forze franco-bresciane a seguito della "rivoluzione" guidata da un ristretto numero di cittadini bresciani appoggiati da truppe di occupazione francesi e ribelli bergamaschi, l'apporto di quest'ultimi risultò decisivo. Toponimi Villa significa casa di campagna o villa senza cinta in contrapposizione al castello che invece era circondato da mura anche se vi si può scorgere nella parte alta dell'abitato un resto di basamento di fortificazione Carcina, secondo alcune ipotesi, viene fatto derivare dal volgare Carectina o Caricetina, cioè luogo paludoso con giunchi, che in seguito fu bonificato dai Benedettini di Sant'Eufemia. Qui si trova la casa più antica di tutto il comune nei pressi della Chiesa parrocchiale, di proprietà della famiglia Frassine. Cailina viene da alcuni associato a casilina anche se in passato risulta chiamato come Caylina, Caiglina ecc. Intorno alla fine del XVIII secolo, quando ancora Carcina "alta" non esisteva, veniva definita come "il paese che per estimo territoriale superava Villa e Cogozzo assieme (Giovanni da Lezze, riportato in Villa carcina, un paese alle porte della Val trompia)". In seguito alla costruzione delle trafilerie in località Rassega questa percezione è andata perduta. Nel 1700 la sua popolazione viene definita "atta ai maneggi" ovvero, atta a creare situazioni poco chiare da cui ricavarne un certo vantaggio: il riferimento è al tentativo portato avanti sotto l'amministrazione veneta di uscire dal comune di Villa Cogozzo e di unirsi a San Vigilio per via degli sgarbi ricevuti dai concittadini che, senza curarsi di questa frazione, costruirono un unico ponte carrabile tra le opposte rive del Mella in vicinanza di Pregno, obbligando i cailinesi a passare più spesso tramite S. Vigilio che Villa per arrivare al capoluogo provinciale. La chiesa di San Michele, di chiara origine longobarda, divenne parrocchiale con decreto vescovile del 15 febbraio 1963. Alcune fonti indicano che la chiesa non era l'unico centro di culto del paese ma che vi era in origine un secondo luogo di culto dedicato a San Nicola, la cui ubicazione è andata perduta lungo i secoli. Cogozzo, secondo alcune ricostruzioni significherebbe luogo a punta, riferendosi forse alla parte che sta alla chiesa di S. Lorenzo sulla strada interna per Noboli, ove vi era probabilmente la strada romana che attraversava il Mella in frazione Noboli di Sarezzo, ove tuttora sorge un ponte romano ancora in uso. Era dimora a famiglie benestanti e vi ha sede l'acquedotto principale comunale (Il comune ha circa 4-5 pozzi) Pregno: qui si hanno le prime documentazioni di un insediamento romano in valle, località Zignone, precedenti sia alla villa ritrovata a Cogozzo che all'acquedotto. Da questa località passava per l'appunto l'acquedotto romano, tuttora visibile sia qui che in un punto della triumplina in frazione Costorio a Concesio, che portava l'acqua potabile da Lumezzane alla città di Brescia. La tradizione vuole che fosse chiamato "Condotto del Diavolo" ed in un antico documento del 1300 veniva denominato "Cuniculum Priegni". Una antica leggenda narra che i santi patroni Giovita e Faustino crebbero appunto nel castrum di Pregno in località Zignone. Altra nota d'interesse: Pendezza e Zignone furono le prime località mappate dagli ufficiali napoleonici. Monumenti e luoghi di interesse I parchi pubblici Parchi, giardini ed altre aree a verde pubblico, nonché luoghi attrezzati per il relax, i percorsi pedonali, campi gioco per bambini, rappresentano un patrimonio a disposizione di tutta la cittadinanza del comune. Sono 4 i parchi presenti nel comune di Villa Carcina: quello di Villa, quello di Cailina, quello di Cogozzo e quello di Carcina (dove si trova Villa Glisenti). Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Persone legate a Villa Carcina Cesare Scaluggia, garibaldino Paolo da Cailina (il giovane), pittore Paolo da Cailina (il vecchio), pittore Paolo Bossini, nuotatore (29 giugno 1985) Giovanni Quistini, avvocato Guido Ruffini, ingegnere Federico Bagozzi, imprenditore Antonio Bernocchi, imprenditore Francesco Glisenti, imprenditore Economia L'economia del paese era tutta basata sull'agricoltura del terreno e dei monti e da essa si ricavava, sia pure in minima parte, tutto il necessario per il sostentamento. Da quell'epoca derivano alcune denominazioni dei cortili delle case padronali che oggi si possono ancora in parte scorgere soprattutto a Cailina (Mensi, Mariotti, Bregoli) e Cogozzo nella parte vecchia. Col passare del tempo, a cominciare dalla seconda metà del secolo scorso, sorsero diverse grosse industrie: nel 1859 la "Glisenti", nel 1889 il cotonificio "Mylius", divenuto in seguito Bernocchi e nel 1911 la "TLM" Trafilerie Laminatoi Metalli, che insieme fornivano lavoro ad oltre 3000 dipendenti. Negli ultimi anni, con il declino della grande industria, sono sorte al loro posto delle officine metallurgiche, fonderie, rubinetterie e meccaniche varie. Nel 1963 la signora Capretti Colturi donava nel testamento al comune la sua casa padronale con annesso il parco per farne una casa di riposo per anziani ora denominata "Villa dei Pini", mentre nel 1980 l'amministrazione comunale acquistò il parco annesso alla Villa Glisenti per farne un parco pubblico ed in seguito acquistò anche la villa dove per diversi anni è stata ubicata la biblioteca comunale e dove frequentemente si tengono mostre d'arte e conferenze di vario genere. Amministrazione Note ^ Comune di Villa Carcina - dati anagrafici. URL consultato il 29 gennaio 2014. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2013. ^ Giovan Battista Melchiori, Vocabolario bresciano - italiano, 1817 ^ Fonte: Parrocchia di Cailina-articoli-storia-1963 ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Villa Carcina
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